È tornato in aula questa mattina il processo che vede sul banco degli imputati l’ambulante Gennaro Agliano, 81 anni, che nel gennaio del 2014 tentò di far fuoco all’agenzia Tecnocasa di via XXV Aprile a Imperia, ferendo i due dipedenti, Corrado Greco e Maurizio Meloni.
Per le lesioni provocate a Corrado Greco, Agliano è già stato condannato a 2 anni e 8 mesi di reclusione (l’accusa è tentate lesioni gravissime) e 20 mila euro di risarcimento danni (pena confermata in appello). Un processo quest’ultimo, definito con la formula della citazione diretta.
Per quanto concerne, invece, le lesioni a Maurizio Meloni, il Pm Roberto Cavallone ha chiesto il rinvio a giudizio, con relativo passaggio attraverso l’udienza preliminare. Da qui i tempi più lunghi che hanno portato il procedimento penale ad approdare alla fase dibattimentale con un anno circa di ritardo.
Agliano (attualmente agli arresti domiciliari, viste anche le continue evasioni), difeso dall’avvocato Ambroglio Viale, questa mattina non era presente in aula. Il processo è stato rinviato al prossimo mese di gennaio.
Agliano, lo ricordiamo, si presentò di fronte all’agenzia immobiliare Tecnocasa di via XXV Aprile con due bottiglie di benzina e con un accendino. All’arrivo dei due dipendenti, spruzzò la benzina addosso a Corrado Greco, poi sulla vetrina dell’agenzia, e morse una mano a Maurizio Meloni che cercava in qualche modo di disarmarlo dell’accendino. Agliano venne poi bloccato dai Carabinieri, nel frattempo intervenuti sul posto, e arrestato.