Poco più di venti persone hanno preso parte ieri sera, venerdì 21 ottobre, all’assemblea pubblica indetta dagli attivisti del Movimento Cinque Stelle di Imperia, in particolare dai primi due “grillini” non eletti in consiglio comunale, Leonardo Zadro e Paolo De Mare. Tra i presenti presso la Biblioteca Civica, sede dell’incontro, anche Antonio Russo, consigliere comunale del Gruppo Misto, espulso dal Movimento Cinque Stelle nel marzo scorso.
Al termine dell’assemblea Paolo De Mare ha risposto alle domande dei giornalisti presenti.
“E’ andata come pensavo che andasse. Abbiamo tentato di fare questa riunione per cercare di contarci, vedere quanti siamo e quanta è realmente la nostra forza, dopodichè cercare di creare quel gruppo che ci ha portato ad avere dei successi alle scorse elezioni, con l’elezione di due consiglieri comunali. Sapevamo di trovare delle resistenze, specie in quelle persone che si sono lamentate nel momento della composizione delle liste, delle scelte che sono state fatte. D’altronde, però, qualcuno che doveva decidere su chi doveva partecipare alla lista doveva esserci. Anche io ho avuto le mie cose da dire e le ho dette, ma ora bisognava superare gli attriti.
Deve ricominciare stasera quello che era il Movimento. Tutto quello che è successo prima, le diaspore, le liti interne, non ci deve interessare. Cerchiamo forze nuove, volenterose, che abbiano voglia di portare avanti il Movimento Cinque Stelle a Imperia. Perché da alcune persone che ho sentito, per strada, si percepisce questa voglia dei cittadini di Imperia di un M5S che funzioni. Di avere un rappresentante che porti avanti le loro istanze in Comune a Imperia. Rappresentante che al momento non abbiamo, perché abbiamo un consigliere che è stato espulso, Antonio Russo, e un’altra consigliera, Cara Glorio, che praticamente è latitante. Non si presenta ai consigli comunali, non si presenta alle commissioni, e quelle poche istanze che ha presentato, le ha presentate sbagliate, con errori grammaticali, sbagliando addirittura comune di destinazione, La Spezia invece di Imperia. Addirittura, cosa ancora più grave, istanze firmate da amici suoi che nulla hanno a che vedere con il consiglio comunale.
Tornando all’assemblea, mi è sembrata una buona riunione. Ho visto che c’erano delle facce nuove, persone che hanno voglia di creare il gruppo. Siamo appena agli inizi, ma sono fiducioso.
L’unico potere che abbiamo è agire sulla coscienza di Cara Glorio, perché non abbiamo strumenti. In realtà noi potremmo votare la non riconferma come cittadini, come attivisti del M5S, ma se lei non vuole dimettersi le leggi del nostro Stato le consentono di non dimettersi. Speriamo nel suo buon senso. Se viene sfiduciata dalla base, si spera che si dimetta. Poi può fare come Russo e non dimettersi. La prossima mossa sarà quella di organizzare una nuova riunione nel corso della quale voteremo per la riconferma o meno di Cara Glorio. Se verrà riconfermata le chiederemo di adempiere ai suoi doveri, se non verrà riconfermata cercheremo di fare pressioni più in alto, a livello regionale e nazionale, per le dimissioni. Sarà difficile, noi speriamo nel buon senso di Cara Glorio. Abbiamo provato a scrivere a Di Maio, ma in questo momento è troppo oberato di lavoro. Non è il periodo giusto.
Se la Cara Glorio dovesse dimettersi entrerebbe Leonardo Zadro, il primo dei non eletti. In caso di sua rinuncia subentrerei io, ma non credo che lui rinunci. Incompatibilità di Zadro? Sua moglie è una dipendente comunale. Dobbiamo verificare, pare che vi sia una norma secondo cui chi ha un parente stretto in Comune non può candidarsi. Verificheremo. Se questa norma esiste, Leonardo Zadro dovrà adeguarsi. Russo? E’ stato espulso dal Movimento Cinque Stelle, ma non credo si voglia dimettere. Con l’ultima sentenza degli espulsi del M5S che hanno rifatto ricorso al Tar, probabilmente avrebbe delle possibilità di essere reintegrato nel Movimento. Non credo però che lui voglia rientrare nel Movimento, visto come l’hanno trattato”.
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