Imperia. È tornato in libertà M.S.S., il 31enne pachistano, commerciante ambulante, arrestato dalla polizia di frontiera lo scorso 20 ottobre, attorno alle 16,30, al confine autostradale di Ventimiglia accusato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. L’uomo, con regolare permesso di soggiorno in Italia per motivi politici, è stato trovato alla guida di una Opel Zafira, di un suo conoscente, sulla quale erano stipati altri 8 migranti connazionali intenzionati a superare il confine francese. La polizia di frontiera aveva seguito il gruppetto sin dal centro di Ventimiglia per poi bloccare l’auto alla barriera autostradale.
Il 31enne, difeso dell’avvocato Simona Rota, è comparso davanti al giudice per le indagini preliminari Massimiliano Botti che ha convalidato l’arresto disponendo però la scarcerazione dell’imputato così come richiesto dal Pubblico Ministero Roberto Cavallone. Il PM, infatti, ha richiesto che all’uomo venisse applicata la misura restrittiva del divieto di dimora in provincia di Imperia in quanto incensurato e impossibilitato a reiterare il reato visto il sequestro dell’auto e dei cellulari in suo possesso.
L’avvocato Rota ha sostenuto che l’uomo fosse stato spinto da un’intenzione umanitaria e che per il viaggio/passaggio non avesse percepito alcun pagamento. L’uomo è così stato scarcerato in attesa del processo che si svolgerà nei prossimi giorni. I migranti, invece, sono stati identificati e trasferiti in uno dei centri di accoglienza del sud d’Italia.