Prosegue la mobilitazione di soccorsi, presso la sede di Equitalia a Imperia, dopo l‘allarme antrace, lanciato dopo il ritrovamento di polvere sospetta in una busta. Un dipendente, l’unico ad essere entrato in contatto con la busta, è stato trasportato all’Ospedale di Imperia, con codice giallo di media gravità. All’interno della struttura, completamente evacuata, sono entrati i Vigili del Fuoco e i tecnici dell’Arpal, per verificare se la polvere sia o meno nociva, e per bonificare e mettere in sicurezza l’area.
Intervistato dai cronisti presenti, è il funzionario dei Vigili del Fuoco, Angelo Palmiero, a ricostruire la dinamica dei fatti.
“Ci hanno chiamato stamattina per una sospetta busta di antrace – spiega Palmiero – di polverina bianca. Effettivamente, all’ingresso ci siamo accorti che la busta era sigillata e non era stata aperta, solo che qualcuno ci ha detto che era caduta un po’ di polverina sul tavolo. Per cui abbiamo attivato tutte le nostre procedure operative, per far sì che questo prodotto venisse prelevato.
Sembra che l’unica persona che è entrata in contatto con questo prodotto – continua – è la persona che avrebbe visualizzato la busta, che è stata trasportata in ospedale per necessari interventi di profilassi. Ora stiamo effettuando una bonifica della campionatura dell’aria in ambiente, una rimozione del poco prodotto che abbiamo trovato sulla scrivania. Effettuate queste verifiche, daremo il via all’eventuale ingresso all’interno degli ambienti. Fino a che non abbiamo la sicurezza che l’aria è salubre e che non ci sono prodotti in giro, non facciamo entrare nessuno naturalmente. Abbiamo prelevato la polvere e dobbiamo fare un’analisi.
Ora sono tutti fuori – conclude – perché non erano a contatto con il prodotto. Però stiamo valutando anche la possibilità di fare la necessaria profilassi su ognuna delle persone che è stata in prossimità. La persona che è venuta in contatto con il prodotto è stata trasportata in ospedale, e ora è sotto osservazione, per quanto è a mia conoscenza. I tempi di questa operazione saranno quelli necessari per la valutazione del prodotto, è l’Arpal che ci deve dare una risposta”.
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