“In riferimento alle ultime notizie apparse sugli organi di stampa si vuole precisare alcuni punti relativi alle informazioni sugli stabilimenti Colussi di Fossano e Imperia”. Lo scrive Zeno Foderaro, membro della Segreteria Flai Cgil Cuneo.
La situazione dello stabilimento di Fossano è cambiata e registriamo una sostanziale inversione di tendenza. Nel 2014 vi era una procedura di mobilità aperta e i contratti di solidarietà sarebbero dovuti durare fino a febbraio 2017.
Oggi, la “solidarietà” è sospesa definitivamente, la produzione è ripartita e sarà implementata dai volumi di pasta Agnesi che da Imperia arriveranno a Fossano. La produzione di pasta, a budget nei prossimi anni, si dovrebbe attestare sui 32/35 mila tons. ed è già stato anticipato che non tutti i volumi di Imperia saranno trasferiti a Fossano.
Quindi siamo ben distanti dai numeri eccellenti che hanno contraddistinto la Pasta Agnesi Imperiese negli anni passati. L’accordo siglato ad Imperia tra OOSS e azienda prevede la possibilità di un trasferimento per circa 30 persone dallo stabilimento di Imperia a quello di Fossano, se quest’ultimi non dovessero accettate l’azienda provvederà all’assunzione di personale tramite agenzia.
Non si sa quanti accetteranno e non si azzardano pronostici, ma certo è che chi deciderà di accettare questa opzione sarà il benvenuto in provincia di Cuneo.
Ad oggi non è stato trasferito nessun macchinario da Imperia a Fossano, sono stati installati macchinari nuovi che sono in fase di messa a punto. Si è appreso dagli organi di stampa che forse sono stati sabotati macchinari, in ogni caso non destinati a Fossano dove non risulta nulla in merito, e dove non vi è alcun dubbio sull’integrità morale dei lavoratori di Imperia che stanno gestendo una situazione drammatica con la massima dignità e responsabilità.
In conclusione si auspica maggior lucidità da parte di tutti, addetti ai lavori e organi di stampa, situazioni come quella che si sta vivendo nel Gruppo Colussi non hanno bisogno di polemiche di campanile, utili solo a dividere e creare incomprensioni sterili.