23 Novembre 2024 11:46

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23 Novembre 2024 11:46

STOP AI TRENI. IMPERIAPOST IN VIAGGIO CON I PENDOLARI. DA IMPERIA ONEGLIA A VENTIMIGLIA TRA IMPREVISTI E RITARDI / IL REPORTAGE

In breve: ImperiaPost ha percorso la tratta Imperia-Ventimiglia per testare la funzionalità del servizio alternativo predisposto da Trenitalia in collaborazione con la Regione Liguria

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E’ iniziata questa mattina all’alba una nuova era per la ferrovia, con lo stop ai treni predisposto per permettere i lavori propedeutici all’apertura della nuova tratta, il prossimo 11 dicembre. ImperiaPost ha percorso la tratta Imperia-Ventimiglia per testare la funzionalità del servizio alternativo predisposto da Trenitalia in collaborazione con la Regione Liguria. Orario di partenza fissato per le 7.14, così come indicato sul sito ufficiale delle Ferrovie dello Stato.

Arrivati alla stazione di Oneglia, acquistiamo due biglietti attraverso la macchinetta automatica (la biglietteria, ormai da tempo, è chiusa al pubblico) ma siamo obbligati a pagare con il bancomat perché non accetta le banconote. Partenza 7.14, arrivo a Ventimiglia alle 7.58 con fermata prevista a Bordighera, dove prenderemo un autobus per raggiungere la città di confine. La tratta ferroviaria tra Bordighera e Ventimiglia, infatti, è chiusa.

L’ARRIVO IN STAZIONE

IL BIGLIETTO

Dopo aver acquistato i biglietti ecco, purtroppo, il primo inconveniente. Il treno delle 7.14, in realtà, benché segnalato sia dal quadrante elettronico presente in stazione, sia sul sito delle Fs, non c’è. Dalle 5 fino alle 7.01, treno non segnalato sul sito di Trenitalia, non ci sono convogli che portano a ponente fino alle 7.58. Il treno delle 7.01, comunque, è partito ma con pochissimi passeggeri a bordo. La maggior parte dei pendolari, evidentemente, ha preferito affidarsi agli autobus di linea.

GLI ORARI

IL TRENO CHE NON C’E’

Alcuni pendolari diretti ad Albenga salgono sull’autobus sostitutivo che, almeno questo, è in orario. Il capostazione ci ha suggerito di andare fino ad Albenga per prendere l’autobus diretto per Ventimiglia. Nel frattempo giunge in stazione una donna, residente ad Albenga, che come noi si è affidata al portale di Trenitalia confidando di poter prendere il treno delle 7.14. Così non è stato e perciò è risalita in macchina e ha proseguito il suo viaggio verso Bordighera

Alle 7.58 saliamo sul treno alla volta di Bordighera. Le fermate intermedie sono: Imperia Porto Maurizio, Taggia e Sanremo. Il treno arriva con 6 minuti di ritardo. Usciamo dalla stazione di Bordighera chiedendo informazioni alla biglietteria che ci indica una fermata dell’autobus sostitutivo per Ventimiglia che però scopriamo non essere quella giusta. Chiedendo poi ad un dipendente delle ferrovie scopriamo che l’autobus ci sta aspettando sull’Aurelia. Nel giro di 15 minuti arriviamo alla fermata dedicata a Ventimiglia (9.06).

A BORDO DEL TRENO

L’ARRIVO A BORDIGHERA

LA PARTENZA IN AUTOBUS DA BORDIGHERA

Decidiamo così di riprendere subito l’autobus diretto alla stazione di Bordighera fiduciosi di trovare un treno che ci riporti a casa. Scopriamo, però, che il primo treno che ferma a Imperia partirà soltanto alle 10.54.

LA PARTENZA IN AUTOBUS DA VENTIMIGLIA VERSO LA STAZIONE DI BORDIGHERA

Ci rivolgiamo alla biglietteria di Bordighera, chiedendo un modo per sapere gli orari dei treni/bus previsti, senza dover venire in stazione. La risposta è che non si può fare assolutamente affidamento sugli orari indicati online, perchè non sono ancora stati aggiornati. Quindi, l’unica alternativa è quella di consultare i tabelloni presenti in stazione, facendo attenzione che siano quelli del periodo giusto, oppure guardando i fogli appesi sui vetri delle biglietterie, che indicano gli orari specifici per raggiungere una particolare stazione. Noi abbiamo trovato quello per Imperia Oneglia.

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Il nostro viaggio in treno è finito, attendiamo un collega che ci riporti alla base. Dura, non c’è che dire, la vita da pendolari. Tutto sommato, però, rispetto alle grandi preoccupazioni della vigilia, l’organizzazione messa in piedi da Regione Liguria e Trenitalia, a parte qualche incomprensione, è sembrata abbastanza buona. 

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A cura di Gabriele Piccardo e Gaia Ammirati

 

 

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