“Massima fiducia nell’operato della Magistratura”. Questo il commento a caldo di Marco Damonte Prioli, direttore generale dell’Asl 1 Imperiese in merito all’inchiesta della Guardia di Finanza sulle presunte liste di attesa pilotate. Gli indagati, secondo fonti giudiziarie, sarebbero dieci tra medici (per lo più dell’Ospedale di Sanremo) e impiegati amministrativi.
Le ipotesi di reato contestate vanno dall’abuso d’ufficio al peculato, dalla corruzione alla truffa ai danni dello Stato, finon al falso. Il blitz delle Fiamme Gialle è scattato questa mattina all’alba, con 32 perquisizioni disposte dai Pm Grazia Pradella e Marco Zocco sia presso la sede dell’Asl a Bussana sia presso abitazioni private. In totale un centinaio gli uomini impiegati per l’operazione.
Per quanto concerne le liste d’attesa, secondo l’ipotesi investigativa sarebbe stato creato, in accordo con personale della ASL 1, un vero e proprio C.U.P. (centro unico di prenotazione) parallelo a quello ufficiale, al fine di ottenere prenotazioni, cancellazioni e prenotazioni di prestazioni già eseguite a privati pazienti che, ovviamente, non avrebbero potuto ottenere osservando le normali procedure di prenotazione (a danno dei pazienti che trovano il posto già occupato e si vedono allungare le liste di attesa).
Tra i casi emersi anche quello di un medico che, mentre numerosi pazienti erano in attesa al pronto soccorso di un ospedale della zona, si sarebbe premurato di far effettuare un esame radiologico ed esami del sangue alla gattina della sua amica, ovviamente tutto a danno del servizio sanitario e dei pazienti.
PARLA IL DIRETTORE GENERALE MARCO DAMONTE PRIOLI
“Noi stiamo fornendo la massima collaborazione all’autorità giudiziaria e alla Magistratura. Sono in corso prelievi della documentazione necessaria. Io auspico che si arrivi rapidamente a capire cosa è successo e cosa sta succedendo. Si parla di un tema su cui noi siamo molto sensibili, ovvero le liste d’attesa. Lista d’attesa parallela con la connivenza di medici e impiegati? Su questo non so nulla e dunque non posso ancora dire nulla. C’è la massima fiducia nell’operato della Magistratura.
Sono gli uffici che gestiscono normalmente l’interazione con i cittadini quelli interessati dalle attività di indagine. Io mi sono insediato il 1° agosto e da quando mi sono insediato non ho avuto alcune segnalazioni in merito alle liste d’attesa. Ipotesi di reato? Ci sono in corso le indagini. Non ho notizie. Nuovo piano liste d’attesa? Lo abbiamo stilato in accordo con gli obiettivi regionali ed è un lavoro che ha una sua consistenza e non ha nulla a che vedere con queste ipotesi, che ad oggi sono ipotesi”.
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