23 Novembre 2024 00:06

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23 Novembre 2024 00:06

IMPERIA. FERROVIA. NUOVE STAZIONI, FUMATA NERA DOPO IL SUMMIT IN PREFETTURA. RT PRESENTA UN PIANO PER POTENZIARE LE CORSE DEI BUS, MA…/IL CASO

In breve: Si è tenuta oggi pomeriggio, presso la Prefettura di Imperia, la riunione per discutere dei collegamenti tra le nuove stazioni ferroviarie di Imperia e di Diano Marina e i rispettivi centri abitati.

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Si è tenuta oggi pomeriggio, presso la Prefettura di Imperia, la riunione per discutere dei collegamenti tra le nuove stazioni ferroviarie di Imperia e di Diano Marina e i rispettivi centri abitati.

Oggi la Riviera Trasporti ha presentato la proposta di un piano di potenziamento delle corse, per coprire la tratta tra le nuove stazioni e i centri abitati, in particolare Imperia e Diano Marina. Il progetto prevede lo stanziamento di 400 mila euro, cifra che dovrebbe essere erogata dalla Regione o dai Comuni, ma che nessuno, al momento, ha la possibilità di coprire. L’incontro è terminato con il rinvio a un prossimo appuntamento il 16 di novembre.

GUIDO ABBO

Si è mosso molto. Una riunione alla fine anche abbastanza costruttiva anche se c’è stato qualche momento difficile. Sulle risorse abbiamo tutti dei grossi problemi, resta il fatto che ognuno deve fare la sua parte, sono servizi minimi per quel che riguarda Imperia. È diverso il discorso del dianese.

Per quel che riguarda Imperia il nostro grosso problema è il pendolarismo. La stazione, come servizi base, ha molti servizi durante la giornata quindi non abbiamo bisogno di integrare nulla, perchè basta far girare delle corse che già ci sono.

Il problema sono i servizi da dare ai ragazzi, soprattutto alla mattina e al ritorno. Io mi impegnerò molto per cercare di fare in modo che non vi sia nessuno sviamento dal ferro alla gomma, perchè chi è abituato a venire in treno deve continuare a usare il treno. Lo spostamento della linea ferroviaria deve servire a incentivare il più possibile la ferrovia.

Per Imperia per collegare la nuova stazione, sono linee che viaggiano a pieno carico e che sono linee che partono 4/6 pullman al mattino e lo stesso al ritorno, che viaggeranno ognuna carica e quindi comunque con una quota di retribuzione a carico dell’utenza alta.

Il problema è che non si potrà trovare le risorse per una tariffazione integrata. Non si può pensare che chi arriva col treno possa pagarsi un abbonamento in più, hanno già pagato l’abbonamento del treno. Sarebbero 40€ al mese per 9 mesi all’anno. Dovremo studiare un sistema del genere, abbiamo già accennato qualcosa.

Il servizio che dovremmo dare è un servizio minimo che non è di competenza nostra. Sul discorso tariffazione integrata effettivamente possiamo cercare di cercarle. Abbiamo gli stessi problemi che hanno gli altri sul bilancio, anzi, forse il nostro è particolarmente sofferente però è cambiato qualcosa. L’infrastruttura ferroviaria sta cambiano. Comporterà sicuramente degli spostamenti, dobbiamo fare in modo che gli spostamenti e le novità siano viste in positivo. Abbiamo una nuova infrastruttura e cerchiamo di giocarcela al meglio, faremo dei sacrifici, ognuno deve fare i suoi sacrifici e il comune di Imperia proverà a far la sua parte.

Tutte le volte che si va a modificare lo status quo bisogna capire come si è creata quella situazione di base. Su tutto il territorio regionale ci sono delle percentuali di contribuzione del servizio a carico della regione e delle percentuali a carico degli enti locali che ormai si sono ‘storicizzati’, quindi è ovvio che in ognuno di quegli accordi di programmi ci saranno delle posizioni di vantaggio e di svantaggio a seconda dell potere contrattuale e della fortuna di chi li ha sottoscritti nel momento in cui li ha sottoscritti.

A me interessa che in questo momento andiamo a modificare lo status quo. Questo, che per il nostro territorio deve diventare un miglioramento, una risorsa in più, non diventi un impoverimento.

Noi siamo il ‘far west’ anche in senso geografico perchè siamo lontani da Genova, lontani dall’Italia e abbiamo finalmente la possibilità di avvicinarci un po’. Quest’avvicinamento non è un premio o una fortuna è un indennizzo di quello che abbiamo sofferto fino ad ora. Non lo dobbiamo pagare in termini di riduzione di altri servizi”.

https://www.youtube.com/watch?v=ceiypFVf0nQ

GIANNI BERRINO

Non ritengo che il piano per collegare le due stazioni possa essere di 400 mila euro. Quattrocento mila euro forse tenendo conto che RT ha fatto alcune valutazioni proprie. Naturalmente da questi 400 mila euro bisognerebbe innanzitutto cominciare a detrarre quelle che sono gli introiti tariffari naturalmente, perchè questi autobus non è che possono girare gratis.

C’è da verificare tutta una serie di opzioni che è la necessità di collegare ogni arrivo del treno, questo lo dico in un momento in cui le risorse sono molto strette.

Noi come Regione Liguria siamo ancora in attesa che il governo Renzi snodi il nodo legato al finanziamento del fondo nazionale trasporti, non sappiamo oggi se nel 2017 potremmo ancora contare sulle stesse somme e quindi sicuramente non possiamo prenderci l’impegno oggi di aumentare solo per la provincia di Imperia, che tra l’altro è anche la mia provincia e quindi l’impegno mio c’è tutto per risolvere questa situazione, ma non sappiamo quali risorse avremo dal fondo nazionale per tutelare i giovani.

Chi ha pensato di realizzare, soprattutto dalla stazione di Diano Marina, a oltre 2km dalla posizione attuale 20 anni fa dovrebbe correre in aiuto di una comunità che all’improvviso si ritrova, all’improvviso ma lo si sa da anni, una stazione che è quasi lontana come quella di Imperia. Se voi pensate che dall’attuale stazione, dalla via Aurelia di Diano Marina alla stazione di Imperia ci sono 3,8km e che, coi sensi unici e tutto, per arrivare a quella di Diano Marina ci sono 2,2km, ci rendiamo di dove la stazione di Diano Marina è stata costruita.

Naturalmente tutto questo disagio non può essere riversato sulle spalle di Regione, della Provincia e sulle spalle del comune di Diano Marina e del comune di Imperia per quanto riguarda la propria stazione.

Come abbiamo concordato cercheremo anche di chiedere un aiuto, una presa di responsabilità di chi questa stazione l’ha voluta così lontano perchè se no poi chi l’ha costruita sarà il primo a doversi pentire, nel senso che se una stazione è poi irraggiungibile non è sarà comoda per i turisti scendere, per i turisti, i lavoratori e gli studenti.

Succederà un po’ come per la stazione di Sanremo che per i pendolari prendono di assalto quella di Arma perchè più comoda di quella di Sanremo.

Con le ferrovie faremo alcune domande come è stato suggerito dal tavolo in generale, ma soprattutto chiederemo nuovamente a Riviera Trasporti che questo piano da 400 mila euro che è insostenibile sia per i comuni che per la regione venga ulteriormente limato in modo da garantire un servizio essenziale.

Il problema vero non è tanto quello di Imperia, dove le linee sono già molto alte e quindi i costi verrebbero quasi totalmente assorbiti dalla bigliettazione, quanto quello di Diano Marina. Bisogna studiare soluzioni alternative e vedere in quali fasce orarie servano veramente i trasporti contando che la discesa/salita media di ogni convoglio da Diano Marina è di circa 12 persone. Dodici tra chi sale e chi scende da ogni treno che si ferma a Diano Marina e quindi verificare, se si troveranno le risorse, dove dovranno essere convogliate.

A oggi la Regione non può dare nessuna risorsa in più, perchè se inseguiamo le voci che arrivano dal governo, viene imposta alla Regione un taglio di circa il 20% delle spese e quindi tra le spese ci sono questi che non sono investimenti. Noi faremo fatica ma siamo nell’obbligo di dover garantire l’incremento del fondo nazionale trasporti coi fondi regionali. Mettercene ulteriori rispetto a quelli del 2016, ad oggi, io lo ritengo quasi impossibile”.

https://www.youtube.com/watch?v=QSqqZ_jBSHc

GIACOMO CHIAPPORI

Con amarezza devo dire che oggi ho partecipato a un tavolo che chiamerei del “delirio”. La Regione non può coprire le spese, perché non ha soldi e viene chiesto al comune di Diano Marina 180 mila euro per un collegamento. Hanno pensato a una nuova stazione e l’hanno ubicata a quasi 3 chilometri dal centro. Avrebbero dovuto mettere tutto in linea, anche il collegamento, ma oggi sembra che nessuno ne sappia più niente. Nessuno ha soldi. All’ultimo si è chiuso dicendo che ci rivedremo per vedere come avere un collegamento sufficiente, tra una decina di giorni.

Bisogna capire se ci sono strade alternative. Ho promesso che sentirò il Ministero dei Trasporti e cercherò di capire se possiamo avere un aggiornamento di costi, e avere dei soldi dal Ministero. Sentirò anche il presidente della Regione per gli stessi motivi. Siamo di fronte a una montagna di parole, ma quando si va a stringere non partorisce niente. Le ferrovie risponderanno che loro fanno strade ferrate e stazioni, non si occupano di viabilità. L’unica opera vera è lo sfondamento del pontino, che ci permette l’accesso senza passare da via Saponiera, i cui lavori partiranno entro l’11/12 novembre.

Durante l’incontro di oggi, abbiamo tentato tutti di trovare soluzioni, ma questa è la nostra Italia purtroppo“.

https://www.youtube.com/watch?v=dnd7DtcRLYc

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