“Elevato superamento dei limiti autorizzati relativamente al parametro dell’idrogeno solforato”. Ecco spiegato il perché dei miasmi provenienti dal depuratore di Imperia. A rivelarlo le analisi dell’Arpal, avviate dopo un esposto in Procura presentanto da residenti esasperati proprio dai cattivi odori provenienti dalla struttura sita sul litorale di Lungomare Amerigo Vespucci.
Nel dettaglio, l’Arpal ha eseguito delle verifiche sulle emissioni in atmosfera della linea fanghi del depuratore dalle quali, si legge nella relazione conclusiva, “risulterebbe un elevato superamento dei limiti autorizzati relativamente al parametro dell’idrogeno solforato (è un idracido debole, diprotico, gas incolore a temperatura ambiente, contraddistinto dal caratteristico odore di uova marce, ndr)”.
Per correre ai ripari il Comune di Imperia ha deciso di procedere con urgenza ad una verifica di tutti i parametri inseriti nel provvedimento con cui l’amministrazione Provinciale di Imperia, in data 21/12/2012, aveva autorizzava le emissioni in atmosfera della linea fanghi. L’incarico è stato affidato all’Amat per un importo pari a 2.928,00 euro.
Obiettivo dell’incarico affidato ad Arpal, “attivare la prima fase delle verifiche prescritte dall’Arpal al fine di ottemperare alle prescrizioni dell’autorizzazione alle emissioni in atmosfera della linea fanghi del depuratore delle acque reflue della Città come da specifica autorizzazione rilasciata dall’Amm.ne Prov.le di Imperia in data 21/12/2012 tutt’ora in corso di validità” e “una verifica analitica delle emissioni in atmosfera da eseguirsi sulle n.2 canne di espulsione dell’aria proveniente dalla linea fanghi del depuratore delle acque reflue nonché accertamenti analitici sulle caratteristiche delle acque (potabili) utilizzate nei processi di deodorizzazione”.
Contattato da ImperiaPost, l’assessore all’Ambiente del Comune di Imperia Giuseppe De Bonis ha spiegato: “In seguito ad episodi di emissioni odorigene provenienti dall’impianto di depurazione, anche su sollecitazione di cittadini domiciliati nelle vicinanze, il Comune ha conferito incarico ad un laboratorio autorizzato, individuato per il tramite di Amat Spa, per eseguire analisi cautelative routinarie. Le verifiche sono estese ai parametri sensibili e sono effettuate anche dal gestore che ha anche eseguito una manutenzione straordinaria non programmata ai dispositivi di trattamento dell’aria. In ogni caso è bene osservare che la capacità epurativa dell’impianto è invariata e che gli episodi di emissioni odorigene segnalate non possono assolutamente creare problemi per l’ambiente e per la salute.