La risposta del Movimento 5 Stelle al capogruppo di Imperia Bene Comune, Gianfranco Grosso, in merito alla vicenda dei parlamentari grillini:
“Non ci meraviglia che il Sig. Grosso si infiammi così platealmente per quanto accaduto nei palazzi romani, egli sa di far parte di un minuscolo partitino che non avrebbe neanche un posto in piccionaia nel teatrino romano se non si fosse alleato con i compagni del PD ( tra l’altro i pochi sparuti parlamentari di SEL appoggiano il governo fingendo di stare all’opposizione ).
Bersani, prima di abbandonare le speranze di un suo governo, ha piazzato la Signora Boldrini alla presidenza della camera per quietare il prolisso e logorroico ” predico bene ma razzolo male” Vendola e il buon Sig. Grosso, che dopo tanto errabondo girovagare, ha finalmente trovato casa in quel di SEL, si sente in dovere di ringraziare chi gli ha dato ospitalità.
Nell’aria si sente con crescente intensità odore di elezioni, e dopo l’accordo Renzi – Berlusconi, l’unico baluardo per i cittadini che non vogliono rischiare altri 20 anni di governo di Silvio e i suoi “nuovi compagni”, rimane il M5S. Questo i vetusti partiti, lo sanno e corrono a ripari con il metodo che gli riesce meglio : la macchina del fango, e il Sig. Grosso si adegua.
Da un anno i parlamentari del M5S sono gli unici sempre presenti ai loro posti, gli unici che lavorano nelle commissioni e nell’aula, gli unici che cercano di guadagnarsi lo stipendio, gli unici che fanno opposizione vera a questo inconcludente e raffazzonato governo, gli unici che hanno come obbiettivo l’interesse dei cittadini e GLI UNICI CHE HANNO RESTITUITO I SOLDI DEL RIMBORSO ELETTORALE .
Eppure in 12 mesi i media non si sono mai interessati al loro operato, ci hanno riferito tutto di Renzi, di Berlusconi e di Dudù, ma dei grillini solo qualche sporadico e frettoloso intervento ironico per qualche frase strampalata pronunciata.
Invece, dal giorno dell’autoritario, ingiustificato e antidemocratico atto della Presidente Boldrini che ha di fatto impedito alle opposizioni di svolgere il loro lavoro e agevolato il progetto lobbistico – governativo di omaggiare le banche di 7,5 miliardi di euro dei cittadini, si è aperta la caccia al grillino.
Gli scafati giornalisti che oggi si dichiarano indignati per quanto avvenuto sono gli stessi che nell’aula parlamentare hanno visto volare monetine e fette di mortadelle, stappare bottiglie di spumante, ministri esibire magliette anti islamiche che raffiguravano maiali, deputati che si mandavano allegramente a quel paese, candidi avvocati che spacciavano una escort per la nipote di un capo di stato; gli stessi giornalisti che non hanno fatto una piega quando il Presidente del Consiglio affermava che la magistratura è il cancro della democrazia, che riportano cronache di un parlamento di pregiudicati, indagati, faccendieri, show girl, corrotti e corruttori, attori e cantanti e assenteisti cronici.
Però allora non si scandalizzavano con tale fervore, anzi, con salamelecchi e inchini si prostravano ai loro piedi nei talk show.
Il Sig. Grosso non dice niente di nuovo, anzi si affretta ad accodarsi alla schiera degli imbiancatori di sepolcri che in questi giorni con profonda ipocrisia stanno rispolverando un senso dell’etica che in realtà non possiedono, come hanno già ampiamente dimostrato in passato
Il Sig. Grosso si scandalizza per le “ offese sessiste “ di un deputato col cervello momentaneamente scollegato, ma non si scandalizza per l’atto autoritario, e quello si di stampo fascista, della Presidente Boldrini, di impedire il dibattito parlamentare, di depauperare il parlamento della sua essenza. Il Sig. Grosso non si indigna per il modus operandi dei governi dell’ultimo ventennio che legiferano per decreto, apponendo la fiducia quando il decreto si deve convertire in legge, di fatto esautorando il parlamento.
Non ci sembra di aver letto o sentito dichiarazioni sdegnate del Sig. Grosso quando i suoi coinquilini politici tacciavano le parlamentari del PDL di essere messe in lista per meriti “ extra politici”.
Questo ipocrita e strumentale attacco al Movimento, finalizzato al misero tentativo di eliminare dalla scena politica l’ultima speranza rimasta ai cittadini, rientra nel bisogno dei partiti, e dei piccoli caporali di provincia in cerca di visibilità, di trovare un nemico comune quando non hanno più niente da dire, quando rischiano che si palesi il vuoto che hanno dentro, quando il vento del cambiamento rischia di far cadere il castello di carta che hanno costruito.
Il controllo dell’operato del governo spetta all’opposizione, ed è questo che i nostri fanno al parlamento.
Nel nostro contesto attuale, dove praticamente tutti i partiti, compreso quello del Sig. Grosso, sono “ maggioranza “, e dove un Presidente che per definizione è super partes ma che in realtà è un espressione del governo, dove poltronisti di professione fingono scissioni per mantenersi posti ministeriali, cosa dovrebbero fare i nostri parlamentari per compiere il loro dovere? Adeguarsi all’andazzo generale al Razziano motto “ lascia fare, fatti li c***i tua … “ ?.
Il Sig. Grosso dovrebbe scandalizzarsi per il comportamento della sua “compagna” Signora Boldrini, unico Presidente della camera nella storia della Repubblica ad aver applicato la “ ghigliottina” nella discussione di una legge, dovrebbe vergognarsi di far parte di un partito che predica etica, libertà e democrazia e si dimostra concusso, servile e autoritario per mano del suo massimo esponente.
Signor Grosso, se le possiamo dare un consiglio, cerchi di fare bene il suo lavoro in consiglio comunale proponendo e appoggiando iniziative volte all’interesse dei cittadini, e lasci stare profonde, inutili, ipocrite riflessioni sull’operato dei nostri deputati; se è la visibilità che sta cercando, la cerchi operando bene nella carica che i suoi concittadini le hanno concesso, anche se si approssimano nuove elezioni”