5 Novembre 2024 03:26

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5 Novembre 2024 03:26

REGIONE. AL VIA LA SECONDA FASE DELLA RIFORMA SOCIOSANITARIA. VIALE:”DEFINITA LA GOVERNANCE ALLA BASE DEL MODELLO LIGURIA, TRASPARENZA E INTEGRAZIONE OSPEDALE-TERRITORIO”/ECCO COSA CAMBIA

In breve: Lo ha dichiarato la vicepresidente e assessore regionale alla Salute Sonia Viale, commentando l'approvazione da parte del consiglio regionale delle modifiche alla legge regionale 41/2006 sul riordino del servizio sanitario regionale

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“Con il provvedimento approvato oggi completiamo la seconda fase della riforma sociosanitaria, ultimando il sistema di governance, alla base dell’idea innovativa del modello Liguria che si fonda sull’integrazione ospedale-territorio”. Lo ha dichiarato la vicepresidente e assessore regionale alla Salute Sonia Viale, commentando l’approvazione da parte del consiglio regionale delle modifiche alla legge regionale 41/2006 sul riordino del servizio sanitario regionale.

“Nella legge che ha istituito A.li.sa a fine luglio – spiega la vicepresidente Viale – è stato individuato come secondo step dell’iter di riforma sociosanitaria l’integrazione ospedale e territorio, garantendo la continuità nella presa a carico del paziente”.

Le Asl vengono organizzate in due aree, ospedaliera e territoriale: al direttore sanitario verrà affiancata anche la nuova figura del direttore sociosanitario “che avrà il compito – spiega la vicepresidente Viale – di programmare le attività e gli interventi sociosanitari per una migliore e diversa organizzazione, che a oggi non risulta pienamente efficace”.

“Pensiamo ad esempio – continua la vicepresidente – alla presa a carico di un paziente, disabile o anziano, post dimissioni ospedaliere. Inoltre, la figura del direttore sociosanitario è fondamentale anche nella rimodulazione dell’offerta dell’assistenza residenziale e semiresidenziale inserite nei nuovi Lea, che comporteranno inevitabilmente nuovi scenari”.

Il tassello della riforma approvato oggi prevede, inoltre, la creazione di dipartimenti interaziendali sia nella stessa Azienda sia tra diverse aziende per superare i doppioni e, sotto la regia di A.li.sa, per razionalizzare l’offerta nella cura della persona e favorire modalità di integrazione organizzativa e di contenimento dei costi. “I dipartimenti interaziendali – conclude la vicepresidente Viale – esistevano già, ma mancavano di un proprio riconoscimento giuridico: da oggi saranno chiari e messi nero su bianco compiti e competenze”.

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