Rocco Schiavone è un Vicequestore strano, forse anche un po’ anarchico e scomodo: romano fin nel profondo, eticamente quantomeno particolare, è cresciuto nella Capitale giocando con i suoi amici a Trastevere, fino a quando dopo una lunga carriera (non priva di azioni ai margini della legalità e qualche scheletro nell’armadio) è stato trasferito ad Aosta per motivi disciplinari.
Questo personaggio così unico nel suo genere nasce dai libri di Antonio Manzini che per la Rai diventa una fiction, ed è interpretato da Marco Giallini. Sul set ci sono tantissimi artisti, come Ernesto D’Argenio, Claudia Vismara, Francesca Cavallin, Massimo Reale, Isabella Ragonese e anche Simone Gandolfo.
La seconda puntata in onda questa sera, dal titolo “La Costola di Adamo”, vede Schiavone indagare su quello che sembra un semplice caso di suicidio, ma non è così. Simone Gandolfo, attore e regista imperiese, in questo episodio interpreterà Patrizio Baudo, marito di Ester, la donna trovata impiccata. Ma non solo!
Data l’esperienza di Simone con i set “difficili” come le montagne dopo il suo successo con “Pericolo Verticale”, le sue capacità di regista sono state sfruttate nella terza puntata di Rocco Schiavone dove sarà appunto regista tecnico delle scene in alta montagna.
“Questo è un risultato che fa bene a tutta la televisione italiana – commenta Simone Gandolfo dopo il grande successo in termini di share della prima puntata di Rocco Schiavone – È un prodotto di qualità e che esce dai canoni classici della tv generalista. Era forse un po’ una scommessa e la Rai ha vinto. Sono orgoglioso di fare parte di questo piccolo, grande, miracolo televisivo”.