23 Dicembre 2024 21:24

23 Dicembre 2024 21:24

IMPERIA. BANCAROTTA, CONVALIDATO IN CARCERE L’ARRESTO DEL 27ENNE DAVIDE GRISOLIA. IL GIUDICE CONCEDE I DOMICILIARI/I DETTAGLI

In breve: Nell'ambito della stessa inchiesta, lo ricordiamo, sono indagati anche Ugo e Vanessa Grisolia, rispettivamente papà e sorella del 27enne. Nel registro degli indagati figura anche un quarto soggetto che...

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E’ stato convalidato ieri mattina l’arresto del 27enne Davide Grisolia, il giovane imprenditore finito in manette con l’accusa di bancarotta per distrazione nell’ambito di un’inchiesta della Guardia di Finanza che ha portato al sequestro della ditta di famiglia, la Grisolia Adv Srl di via Argine Destro a Imperia. Durante l’udienza di convalida davanti al Gip Massimiliano Rainieri, il giovane, difeso dall’avvocato Renato Giannelli, ha risposto al tutte le domande.

Nell’ambito della stessa inchiesta, lo ricordiamo, sono indagati anche Ugo e Vanessa Grisolia, rispettivamente papà e sorella del 27enne. Nel registro degli indagati figura anche un quarto soggetto che gli inquirenti preferiscono non rivelare per non compromettere l’esito delle indagini. 

Davide Grisolia è stato arrestato in flagranza di reato in quanto sorpresa a vendere a ignari clienti attrezzature e beni aziendali sottoposti a sequestro giudiziale ed a lui affidati in custodia. Nel pomeriggio di ieri il giudice Rainieri ha concesso gli arresti domiciliari per i giovane imprenditore imperiese accogliendo la richiesta del PM Fornace.

Le attività di indagine, coordinate dal Procuratore Capeo Grazia Pradella e dirette dal Sostituto Procuratore Lorenzo Fornace, della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Imperia, sono scaturite dal precedente fallimento di alcune società operanti nel medesimo settore e riconducibili ai familiari di Grisolia.

La Guardia di Finanza nel corso delle indagini avrebbe accertato che le precedenti società, aventi stessa sede e personale dipendente, erano state spogliate dei beni, con la regia di Ugo Grisolia, padre di Davide, vero “deus ex machina” dell’illecito secondo le Fiamme Gialle, a beneficio delle nuove società nel tempo create in danno dei creditori.

 

 

 

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