23 Dicembre 2024 17:09

23 Dicembre 2024 17:09

IMPERIA. INAUGURATA LA 16ª EDIZIONE DI OLIOLIVA. CENTINAIA DI PERSONE INVADONO IL CENTRO DI ONEGLIA / FOTO E VIDEO

In breve: A tagliare il nastro della 16esima edizione il presidente della Camera di Commercio Riviera Ligure Luciano Pasquale.

olioliva-ok

Imperia. Il centro di Oneglia torna a vivere grazie a Olioliva, la festa dell’olio nuovo. A tagliare il nastro della 16esima edizione il presidente della Camera di Commercio Riviera Ligure Luciano Pasquale. Presenti anche il sindaco Carlo Capacci e l’Europarlamentare Renata Briano, l’assessore regionale Edoardo Rixi, la Senatrice Donatella Albano e i rappresentati delle forze dell’ordine. Prima dell’inaugurazione circa una cinquantina di manifestanti del comitato “Salva Taggiasca” si sono recati in banchina per dire no al cambio della denominazione dell’oliva taggiasca in “Giuggiolina”. La delegazione ha fatto tappa al padiglione istituzionale per poi fare tappa alla mostra fotografica del Circolo di Castelvecchio per poi concludere la visita in via Bonfante.

“Appuntamento importante – ha commentato l’assessore regionale Edoardo Rixiper un prodotto di qualità per l’intero paese, non è una questione solo Liguria o provincia di Imperia. Una delle produzioni tipiche del nostro territorio più importanti che mette insieme i sedimenti culturali che per la provincia di Imperia, ma anche per tutte le provincie liguri è fondamentale. Oggi Imperia è consacrata, come tutti gli anni, come capitale dell’olio di oliva e questa è una manifestazione che a noi sta assolutamente a cuore e credo che quando si parla di olio non si possa che venire qua a Imperia e rendere onore a questo territorio”.

“Una manifestazione che parla della nostra terra – commenta il sindaco Carlo Capacci e quindi è giusto che tutti i rappresentanti siano qua. Si parla chiaramente di olio e prodotti collaterali. È uno dei componenti del turismo della nostra regione, oltre che prodotto alimentare di alta qualità che deve continuare a contraddistinguere la nostra Regione e la nostra provincia. È opportuno farlo, perchè appunto è un richiamo a quello che noi offriamo come territorio. Abbiamo il mare, abbiamo le olive, l’olio”.

“Splendida giornata, splendida edizione perchè oltre ai 200 espositori – spiega il presidente della Città dell’Olio Enrico Lupi – abbiamo delegazioni internazionali dal nord europa, paesi europei, paesi extraeuropei, nei contatti con le nostre aziende, 10 Bayer. Poi vi è union camere nazionale, sul gruppo “med diet” di 6 paesi tra europei ed extra europei, presentazione di libri, degustazioni. Quindi cultura e degustazioni, questa sera vi è uno spettacolo musicale. Insomma, vi è un mix di cultura, enogastronomia e affari che è decisamente attrattivo”.

https://www.youtube.com/watch?v=XJpWwMd-MiU

“Edizione di Olioliva con Camera di Commercio – Riviera di Liguria, che è nata a seguito dell’aggregazione delle Camere di Commercio di Imperia, Savona e di La Spezia. È la prima presenza di questa Camera di Commercio a Olioliva, è una delle manifestazioni che noi continuiamo a sostenere e abbiamo in mente di potenziare. Questa è proprio la sintesi, la manifestazione che valorizza non solo un territorio ma valorizza capacità tecniche, esperienze, tradizioni, valorizza la fatica di centinaia e centinaia di imprenditori che attorno alla filiera dell’oliva e quindi olio e altri prodotti collegati ha creato un sistema che ha una sua valenza socio economica assolutamente importante per il ponente e la Liguria. Abbiamo in mente di potenziare questa manifestazione compatibilmente con le risorse di cui dispone. Il problema non è cambiare il nome dell’oliva taggiasca, il problema è in questo momento tutelare la taggiasca perchè attraverso il patto di filiera sulla taggiasca i produttori possono mantenere un livello di prezzo che li ripaga delle fatiche e dell’impegno che mettono un territorio, anche difficile, in condizioni di produrre.

L’unione Europea dice che non si può dare la DOP all’olio con lo stesso nome della cultivar, la taggiasca è cultivar, cioè la pianta. Il problema è che noi abbiamo centinaia di migliaia di piante che vengono richieste da agricoltori che stanno in altre regioni di Italia e d’Europa. Noi ben presto potremmo trovarci ad affrontare una concorrenza che lavora a prezzi molto più bassi dei nostri. Questo può mettere in crisi coloro che si devono arrampicare su queste meravigliose montagne per produrre un olio straordinario. Questa penalizzazione vuol dire che poi scoraggiamo ed indeboliamo e creiamo un deficit di un’attività che è quella legata alla filiera dell’olio, filiera poi più in generale legata alla dieta mediterranea che per noi è un fattore di sviluppo, crescita ed economia più importante da coltivare e sviluppare. Il rimpianto che viene fatto in altre regioni italiane, ma soprattutto in regioni europee dell’area mediterranea viene fatto con la cultivar taggiasca.

Noi allora potremo trovarci delle olive taggiasche prodotte non sul nostro territorio che ha caratteristiche particolari, tutte diverse e che sono quelle che hanno fatto incontrare la taggiasca con il consumatore. Noi dobbiamo difendere quella nostra caratteristica perchè può esserci solo qui. Se la taggiasca la hanno tutti anche quella che viene da altre parti di Italia o altre parti d’Europa poi avremmo la concorrenza sui prezzi. La concorrenza sui prezzi noi non possiamo permettercela perchè andare per andare a coltivare su questi monti bisogna poi alla fine avere anche una convenienza. Altrimenti succede il contrario. L’obiettivo sul quale siamo tutti d’accordo, la regione che ha avviato un iniziativa importante, la Camera di Commercio che la sostiene, ma anche i nostri amici “salvataggiasca”, l’obiettivo è quello di valorizzare la taggiasca. Su questo piena collaborazione, dobbiamo approfondire tutti gli elementi che ci consentono di trovare una soluzione unitaria”.

https://www.youtube.com/watch?v=5yPrhBegppc

“Io penso – commenta l’Europarlamentare Renata Briano – che sia importante valorizzare i nostri prodotti, una battaglia che in europa stiamo facendo anche con difficoltà. Non tutti i colleghi che arrivano da altri paesi hanno la stessa cultura della valorizzazione dei prodotti di qualità che abbiamo noi italiani e io dico noi liguri perchè poi sono partigiana.

Credo che però questi percorsi vadano costruiti in modo anche lento, se necessario, con la condivisione dal basso. Non entro nella diatriba, credo che davvero ci voglia un consenso del territorio generalizzato perchè poi abbiano davvero successo. L’europa con il riconoscimento dell’IGP e della DOP ha fatto moltissimo per proteggere i nostri prodotti anche dalla concorrenza, valorizzarli, dargli anche un prezzo sul mercato che possa permettere ai nostri produttori di vivere, di viverci meglio.

É importante nelle battaglie che noi stiamo facendo per esempio nei trattati commerciali internazionali, come negli Stati Uniti, dove li non c’è una cultura di protezione della provenienza geografica. Penso al Parmesan, loro lo chiamano quasi come il nostro , come una frode e noi invece su questo stiamo battagliando. Se noi abbiamo prodotti di qualità in questo senso riconosciuti ci facilita anche in questa battaglia di difesa delle produzioni locali, sempre in un’ottica di rafforzamento di un mercato europeo. L’europa unita è più forte anche nel panorama internazionale”.

https://www.youtube.com/watch?v=NVRENvNt0WQ

[wzslider autoplay=”true” transition=”‘slide’” lightbox=”true”]

Condividi questo articolo: