Il palamito è uno degli attrezzi più antichi e più utilizzati dagli operatori della piccola pesca nel Mediterraneo, ma presenta caratteristiche diverse in funzione delle aree geografiche e delle marinerie che lo utilizzano. Questo particolare tipo di attrezzo con ami è utilizzato anche in Liguria.
Attualmente è in discussione, presso la Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, il testo unificato di quattro proposte di legge relativo ad “Interventi per il settore ittico”. L’articolo 23 prevede sostanzialmente l’eliminazione dei parangali fissi o derivanti e delle nasse dagli attrezzi consentiti per la pesca sportiva.
Oggi, in consiglio regionale, il capogruppo della Lega Nord Liguria Alessandro Piana ha presentato un ordine del giorno che è stato votato all’unanimità, in cui si chiede alla giunta di intraprendere ogni iniziativa affinché venga stralciato dalla proposta di legge in discussione alla Camera dei Deputati proprio l’articolo 23.
“La pesca con il palamito in Liguria – spiega Piana – fa parte di un’ antichissima tradizione legata alle attività dei pescatori liguri. Togliere questo tipo di pesca è come togliere un pezzo della nostra cultura marinara e perdere un bagaglio tecnico acquisito in tantissimi anni. Intendo sottolineare come questo sistema di pesca non va a distruggere i fondali, non sporca e non inquina ed è praticata soprattutto dagli appassionati di pesca sportiva.
Il palamito è molto selettivo, cattura solo alcune specie di pesce ed in genere di grande taglia. Questo non crea quindi problemi al novellame, vista la tipologia di esche ed il tipo di raccolta. L’indotto della pesca sportiva è nevralgico per il nostro territorio in quanto esistono una serie di attività collegate che verrebbero fortemente danneggiate dall’eliminazione di questa tecnica di pesca.
Pensiamo alla vendita e alla riparazione delle barche, alla vendita di esche e attrezzature sportive. Per questi motivi è necessario difendere questa antichissima tradizione legata alle attività dei pescatori liguri. Sono quindi soddisfatto che l’ordine del giorno che avevo depositato a maggio scorso, al quale ha fatto seguito una mozione di Forza Italia, sia stato approvato all’unanimità. Mi auguro quindi che la pesca al palamito possa continuare a tramandarsi di generazione in generazione come è stato fatto fino ad oggi”.