Arrivano le prime dichiarazioni pubbliche del vicesindaco di Imperia Giuseppe Zagarella dopo la notizia, pubblicata in anteprima dal nostro giornale, della richiesta di archiviazione formulata dal Pm Alessandro Bogliolo in relazione all’inchiesta che vedeva il noto politico imperiese accusato di favoreggiamento.
Zagarella, lo ricordiamo, era finito sotto inchiesta perché sospettato di aver ordinato la cancellazione dei file pedopornografici dai computer del suo studio ostacolando gli accertamenti della Squadra Mobile della Questura di Imperia nell’ambito dell’inchiesta per detenzione di materiale pedopornografico che vede indagato Diego Cantagallo, ex collega di studio del vicesindaco.
“Ho avuto modo di leggere su diversi organi di stampa la notizia della richiesta di archiviazione formulata dalla Procura della Repubblica di Imperia in ordine all’accusa di favoreggiamento personale a suo tempo mossa nei miei confronti – dichiara Zagarella con una nota stampa – Nei giorni scorsi il mio difensore mi aveva informato, ma, per il rispetto da me nutrito verso la magistratura, non ho inteso rilasciare alcuna dichiarazione in merito. In questo momento, in risposta alle richieste di mie considerazioni ricevute da numerose testate giornalistiche, non posso che ribadire, vista la mia totale estraneità ai fatti, la massima serenità e l’indiscussa fiducia nell’operato della magistratura, sin dall’inizio da me manifestata”.
“È con questo spirito che attendo fiduciosamente l’esito finale. In questa fase desidero ringraziare i miei familiari, che mi hanno sempre sostenuto con affetto, e i tanti, tantissimi amici e cittadini, di qualunque colore politico, che mi hanno da subito espresso stima e vicinanza, consentendo a me e ai miei cari di affrontare con la dovuta, ma non certo scontata, serenità un periodo difficile. Un particolare ringraziamento desidero altresì rivolgere al mio difensore, avvocato Roberto Carfagno, che si dimostra essere non solo valido professionista, ma anche persona di profonda umanità”.