Non pagava i contributi ai dipendenti della Residenza privata di cui era presidente. Con questa accusa è finito a processo un sacerdote di 65 anni, Don Ruggero Badiale, difeso dall’avvocato Antonella Semino. La contestazione, avanzata dall’Agenzia dell’Entrata e che riguarda l’anno 2010, ammonta a poco più di 10 mila euro. Questa mattina l’udienza è stata rinviata per via della mancanza del giudice Domenico Varalli.
Nel frattempo il sacerdote ha trovato un accordo con l’Agenzia delle Entrate, per una rateizzazione dei contributi non versati. Il termine ultimo per il saldo totale è stata fissata per il 2017.
Don Ruggero Badiale, lo ricordiamo, nel giugno scorso era stato condannato a otto mesi di reclusione (pena sospesa) e 400 euro di multa con l’accusa di truffa aggravata, in quanto avrebbe utilizzato i viveri donati dalla Fondazione Banco Alimentare, destinati agli indigenti e ai poveri della Valle Arroscia, per la struttura di cui era presidente.
Il sacerdote, inoltre, è a processo anche per inosservanza dei provvedimenti dell’Autorita, per via di alcune difformità rispetto alle autorizzazioni relativamente al numero di ospiti e al numero di posti letto della struttura di cui era presidente.