L’ex Sindaco di Imperia Paolo Strescino torna a parlare della situazione politica locale e nazionale. Lo spunto è il prossimo Referendum Costituzionale fissato per il 4 dicembre. Ma non solo, nell’intervista concessa al nostro giornale Strescino boccia definitivamente l’operato di Capacci (“ha fallito”), puntando il dito in particolare contro la mancanza di progettualità e contro la vecchia politica che, secondo l’ex Sindaco, sostiene da dietro le quinte l’amministrazione in carica.
L’INTERVISTA
COSA VOTERA’ AL REFERENDUM DEL PROSSIMO 4 DICEMBRE?
“Voterò no in maniera convinta. Ritengo che gli slogan renziani sulla semplificazione legislativa, dei minori costi della politica e del cambiamento siano davvero poco convincenti. Questa riforma spoglia noi elettori dell’unica vera arma che abbiamo. Sceglierci liberamente chi approva le leggi che governano il nostro Paese. E non mi pare roba da poco”.
IL CENTRODESTRA ITALIANO SI STA SPACCANDO IN DUE FAZIONI, DA UNA PARTE PARISI, DALL’ALTRA SALVINI. LEI DA CHE PARTE STA?
“Da nessuna”.
IL MOVIMENTO CINQUE STELLE È UN’ALTERNATIVA CREDIBILE A LIVELLO LOCALE E NAZIONALE?
“Credo che per giudicare a livello locale debbano parlare i fatti. Non ho nulla da commentare. A livello nazionale indubbiamente hanno la capacità di cogliere il legittimo disagio degli italiani. Soprattutto, per ora, sono credibili nel trasformarlo in azione politica. Pur non essendo un partito ‘classico’ mi sembrano molto ben organizzati e strutturati. Quindi si”.
“TESORETTO”. E’ D’ACCORDO CON LE PROPOSTE DELL’AMMINISTRAZIONE CAPACCI?
“Più che proposte mi sono sembrate scelte obbligate. Guardi, oggi è il 20 novembre. I fiumi della nostra Città sono uno scempio. Avrei preferito che, anzichè perdere tempo a bilanciare i soldi tra gli assessori (con uno spettacolo indecoroso) si fossero puliti i fiumi. A questa amministrazione manca non solo la capacità di confronto, ma anche quella di capire il livello di responsabilità a cui è chiamata. E il consiglio comunale, per parte di maggioranza, non è da meno”.
QUALCUNO DICE CHE LEI AVREBBE STORTO IL NASO SULLA RICAPITALIZZAZIONE DELLA GO IMPERIA. E’ VERO? SE SI, PERCHÉ?
“Perchè la “mission”di Go Imperia era esattamente quella opposta: portare soldi nelle casse del comune, non, prenderne. Non so se è chiaro. E due milioni che, forse, si sarebbero potuti usare per altri interventi, magari anche sul porto, vengono versati in una società interamente del comune. Il dramma è che nella maggioranza si sono accapigliati per diecimila euro in più senza chiedere conto del cosa stia succedendo sul porto dove i costi di gestione della società si aggirano, per farle alcuni esempi, su un milione e trecentomila euro solo per le voci dipendenti, amministrativi, consulenze, provvigioni. Con totale costi che sfiora i sette milioni (dati conto economico budget previsionale consolidato 2016 GO Imperia). Diciamo che se fossi il “proprietario” di GO Imperia a Natale non sarei così tranquillo, almeno ci capiamo”.
CAOS RIFIUTI? E’ D’ACCORDO CON LA LINEA PROGRAMMATICA DELL’AMMINISTRAZIONE, OVVERO PORTA A PORTA SPINTO E GESTIONE PUBBLICA DEL SERVIZIO?
“A me pare che ogni cosa dove l’amministrazione comunale di Imperia debba svolgere un ruolo di capofila ci sia sempre una grande confusione. Non ho ancora capito quale sia la linea programmatica, ad esempio, dell’assessore che, davvero, non ho più capito chi sia. Sulla gestione pubblica si, sul porta a porta si. Difficilissimo per un territorio come il nostro, ma si”.
DEPURATORE E RIVIERACQUA. COME GIUDICA L’OPERATO DELL’AMMINISTRAZIONE?
“Vale mezza risposta precedente. Comunque se Imperia oggi ha un depuratore che gli ha permesso di scalare posizioni nella classifica Legambiente lo deve alle due precedenti amministrazioni, speriamo che questi non rovinino il buon lavoro fatto. Rivieracqua è lo specchio di quanto ‘peso politico’ ha perso Imperia sul tavolo provinciale. Questa scelta la fecero, forse, inconsapevolmente con la caduta dell’Amministrazione Strescino, PD e FI. Oggi ne pagano le conseguenze gli imperiesi”.
TRA LE PRINCIPALI CRITICHE MOSSE ALL’AMMINISTRAZIONE, LA GESTIONE DELLA VIABILITÀ. LEI COSA NE PENSA?
“Guardi, tra arredo, cultura, viabilità, manifestazioni potremmo parlare ore. Io so che il Cavour è chiuso e la collezione Invernizzi langue a Villa Faravelli, dei fiumi abbiamo detto, Galleria Gastaldi sembra un’altra dimensione (a pochi metri da quella che sarà la nuova Via Cascione -pensata, progettata, finanziata durante l’amministrazione Sappa), le strade sono di una pericolosità inaudita e in comune pensano a invertire sensi di marcia lunghi 50 mt. dopo cento anni che sono così, delle frazioni non si parla se non eccezionalmente, i commercianti sono in difficoltà a Oneglia come a Porto Maurizio, i nostri giovani continuano ad andarsene”.
IL PRESIDENTE PARODI SEMBRA AVER PRESO IN CONSIDERAZIONE L’IPOTESI DI DECADENZA DEI CONSIGLIERI CON PIÙ ASSENZE IN CONSIGLIO COMUNALE. LEI COSA NE PENSA?
“Il ‘modus operandi’ è quello del Sindaco e di quelli che di lui dicono il peggio e poi gli stanno vicino. La gestione del consiglio comunale è tutta da ridere. La maggioranza ha problemi di conta prima di ogni votazione e su ogni pratica. Pensi se si mettessero a discutere sul serio di porto turistico, bacino di Oneglia o Museo Navale. Prenda la mozione sulla ‘giuggiolina’. Da un argomento che potrebbe sembrare di nicchia passa una parte enorme dell’economia del nostro territorio. Risultato.la maggioranza si è spaccata. Ma le pare che certi argomenti, a due giorni da Olioliva, vadano trattati in questa maniera? Forse ci vorrebbe un pò più di rispetto per l’aula consiliare , le sue regole, il suo funzionamento e soprattutto capire bene la portata degli argomenti trattati prima di accendere i microfoni. Per quanto riguarda gli atteggiamenti di taluni prendo per buono il redazionale del vostro giornale, quello ‘degli imperiesi tra gli imperiesi’. Io sono certo che la traversata nel deserto di Imperia stia per finire. Questa amministrazione ha fallito il suo mandato che era prima di tutto cambiare. Cambiare le modalità di governo locale e cambiarne definitivamente gli attori, vecchi e imbolsiti. Oggi chi dietro le quinte sostiene la maggioranza frequenta la politica imperiese da 40 anni. Non faccio nomi, basta guardare. E in questo Capacci ha drammaticamente fallito. Ormai manca poco più di un anno alla fine di questa amministrazione, gli imperiesi sono persone intelligenti, sapranno valutare da soli”.
IL SUO FUTURO? TORNERÀ IN POLITICA?
“Guardi, prima della politica vengono le questioni personali e il lavoro. Il referendum, auspicando vinca il NO, cambierà comunque lo scenario. Tuttavia, come può immaginare, ho sempre mantenuto rapporti con molti amici che hanno le idee molto chiare. E tutti mi dicono la stessa cosa. Anche che non gli ho mai dato retta”.