Il Sindaco di Diano Marina On. Giacomo Chiappori ha approfittato delle feste di fine anno per trascorrere una vacanza con la famiglia in Sud America e recarsi a Piriàpolis, la cittadina balneare dell’Uruguay, fondata nel 1893 da Francesco Piria prendendo come modello Diano Marina, per siglare il gemellaggio che sancisce la vicinanza formale tra le due città che – di fatto – la storia ha voluto far nascere simili.
Piriàpolis si trova sulla costa atlantica dell’Uruguay a circa 100 km ad est di Montevideo e gode di un clima quasi mediterraneo.
Impresario, commerciante, imprenditore, Francesco Piria (Fernando Juan Santiago Francisco María Piria Grossi) fu un visionario nato nel 1847 che – da giovane e a causa della Guerra Grande – venne mandato in Italia a studiare, appunto a Diano Marina, dove la sua famiglia aveva origine e parenti. Ebbe una vita assai intensa, durante la quale costruì alberghi, ferrovie, porti, cave, ed ebbe l’intuizione di creare dal nulla un centro turistico ispirato a Diano Marina e specialmente dedicato ai benestanti argentini, Piriàpolis.
L’idea del gemellaggio è nata dall’incontro tra il Console Cinzia Frigo, sanremese, il notaio Maria Gabriella Parodi ed il professor Jorge Cravino, italouruguaiani di discendenza ligure. La cerimonia ufficiale si è svolta presso il Consolato a Montevideo ed è stata poi ripetuta presso il municipio di Piriàpolis.
“Insieme al Sindaco di Piriàpolis Mario Invernizzi – ha dichiarato Chiappori – abbiamo siglato un gemellaggio che – partendo da base storiche, affettive e culturali – potrà consentire ad ognuno di conoscere meglio le proprie radici. Vedremo poi se riusciremo ad andare oltre e a proporre anche altre cose. Si tratta di realtà molto distanti, l’Uruguay offre opportunità straordinarie e l’Italia esperienze consolidate. Cercheremo di mettere insieme tutto questo, partendo dalla ricerca di documenti comuni”.
Formalmente, il gemellaggio siglato a Piriàpolis dovrà essere confermato dal Consiglio Comunale di Diano Marina, in una delle prossime sedute, quando perverranno i documenti ufficiali tramite il Ministero degli Esteri e la Presidenza del Consiglio dei Ministri.