Raddoppio ferroviario scende in campo confindustria. Si è tenuto nella tarda mattinata l’incontro organizzato dai vertici di Confindustria Imperia al quale hanno partecipato il alcuni dei sindaci dei comuni interessati dal blocco ferroviario in corso. Oltre al presidente Alessandro Bocchio e al direttore Paolo Della Pietra erano presenti: Carlo Capacci (Imperia), Franco Floris (Andora), Giacomo Chiappori accompagnato dal vice Cristiano Za Garibaldi (Diano Marina), Adriano Ragni (San Bartolomeo al Mare) e Marina Avegno (San Lorenzo al Mare). Dopo una breve introduzione, sui danni che ha causato il maltempo da fine dicembre ad oggi, il presidente degli industriali imperiesi ha annunciato di voler chiedere al Ministro dei trasporti Maurizio Lupi, in visita venerdì ad Andora, un tavolo ministeriale per il monitoraggio del completamento del raddoppio ferroviario nella tratta Andora – San Lorenzo.
“In questo ultimo anno, – spiega Bocchio – abbiamo avuto un confronto con le istituzioni: il Prefetto e la Regione sulla situazione dei lavori del raddoppio della linea ferroviaria. Ora a causa dell’incidente ferroviario i riflettori dei mass media sono tornati a puntare l’intera opera e i lavori del raddoppio che sono pressoché bloccati. I lavori sono fermi da tempo e nelle scorse settimane abbiamo avuto l’incontro con l’assessore Paita e vertici della ferrovia. L’opera doveva essere ultimata nel 2010 poi in accordo con la committente si è portata la scadenza nel 2012. Quando Ferrovial è uscita, i lavori sono stati affidati a due imprese italiane per una commessa da 300 milioni di euro.
È vero, vi sono anche delle indagini della magistratura che però, è bene ricordarlo, non creano problematiche per quanto riguarda l’operatività. La Ferrovial è ancora sul posto e deve completare alcune opere ma ora c’è una sovrapposizione di aree. Le aziende non hanno la consegna delle aree e perciò non riescono a lavorare. Questo ritardo per il nostro territorio comporta un danno enorme. Chiederemo nei prossimi giorni un tavolo ministeriale e chiederemo al ministro Lupi che non si soffermi solo sulla frana ma che cerchi di capire la situazione problematica in cui è il nostro territorio. Chiediamo un tavolo per monitorare il completamento dell’opera e per far si che vi sia un rapporto diretto tra ferrovie e imprese”.
“Dalle ultime notizie in nostro possesso – ha detto il direttore di Confindustria Paolo Della Pietra –i tempi per l’ultimazione del raddoppio erano fissati per il 2015. Su mille metri di galleria ne sono stati scavati 300 nella galleria di Poggi. La consegna di alcuni lavori di opere accessorie era prevista per il mese di marzo di quest’anno ma per stessa ammissione delle ferrovie i lavori sono realizzati solo al 2%. Se iniziassimo oggi si arriverebbe al 2016. Contenzioso tra Italfer e Ferrovial c’è ma quello che vogliamo dire è che i ritardi non derivano dal contenzioso in essere. Chiediamo che il Ministro lupi valuti e dia un crono programma di ultimazione dei lavori”.
“Sono ben consapevole – ha detto il sindaco di Andora Franco Floris – che il problema meteo ci coinvolge e ci impegna ma sappiamo che non è solo un problema meteo, non raccontiamoci storie. Negli anni 60-70 quello che è successo ha impegnato i territori in modo forte e in qualche caso anche in modo violento. La maggior parte dei sindaci sta facendo opere di prevenzione. In Italia il patto di stabilità blocca 22 miliardi di euro di cui 12 da spendere domani mattina. La prima cosa è riaprire il tratto ferroviario che collega questa parte di Regione, all’Italia, al nord Italia, all’Europa e alla Francia. La seconda cosa è riavviare immediatamente i lavori del raddoppio ferroviario Andora-San Lorenzo al Mare che peraltro vi ricordo è interamente finanziato. La terza cosa è il raddoppio ferroviario da Andora a Finale che sono 21 km da finanziarie del tutto, ci vogliono 1,5 miliardi e senza questa opera rimane un’incompiuta. Ci vuole un grande impegno da parte nostra ma anche da parte dello Stato. Questo tratto di ferrovia potrebbe sostituire una serie di problematiche che nascono con la TAV che costa miliardi e noi abbiamo un’opera che con pochissimi soldi risolverebbe il problema delle merci e della mobilità di questa zona. Io credo che vada rivista l’opera della TAV anche alla luce dei fatti che sono successi qua. Deve essere rivisto tutto il piano programmatico degli investimenti dello Stato della mobilità in questo Paese che non è semplicemente la ferrovia fatta da Cavour, meno male che ne ha fatto un pezzettino per andare a casa altrimenti eravamo con i calessi”.
“Non vorrei che passasse il messaggio – interviene il sindaco di Imperia Carlo Capacci – che una volta che hanno riaperto la ferrovia: meno male che l’hanno riaperta e ci accontentiamo della ferrovia attuale. Invece no. Noi vogliamo il raddoppio e dobbiamo lavorare affinché questo avvenga e il mio impegno, quello di Confindustria e quello dei sindaci c’è tutto. La Ferrovial è un gruppo mondiale e ovunque vada a costruire finisce i cantieri questo è documentato dal loro sito oltre che da una mia conoscenza personale. Allora uno dovrebbe chiedersi ma coma mai quando vanno a costruire in Brasile, in Inghilterra, in Spagna riescono a finire tutti i cantieri e poi vengono in Italia non ci riescono. È questa la domanda che dobbiamo porci e urlarla a tutto il Paese. Il problema di base è che noi abbiamo un sistema paese che non funziona, che mette in difficoltà un’impresa, una multinazionale, che dovunque vada riesce a fare i lavori, li finisce e viene qua e non ci riesce. Secondo me questo è lo spaccato di un paese che non funziona e noi ci dobbiamo impegnare per cambiare questo paese altrimenti qua non si va da nessuna parte”.
“Dirò al Ministro Lupi in visita Venerdì: “Evita di raccontare delle balle qui davanti a tutti. I soldi, dinero c’è per chiudere? Sì. Allora tu devi spazzare via i problemi e dobbiamo chiudere quel tratto lì. Poi soldini per fare il tratto Andora-Finale ce li dai o no? Perché li levi alla TAV così magari si picchiano un po’ di meno e la gronda la faremo un’altra volta. A BREVE L’INTERVENTO DEL SINDACO DI DIANO MARINA GIACOMO CHIAPPORI…