23 Novembre 2024 02:48

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23 Novembre 2024 02:48

ALLUVIONE. IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO RENZI AI SINDACI DI IMPERIA E SAVONA: “PRONTI A GARANTIRE INVESTIMENTI PER LA RICOSTRUZIONE, MA…”/ECCO IL DISCORSO DEL PREMIER

In breve: Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi presso la sede della Prefettura di Savona ha incontrato i sindaci delle province di Savona e Imperia per discutere dei gravi danni provocati dal maltempo

renzi-alluvione

“Siamo pronti  a garantire investimenti per la ricostruzione, ma dovete essere voi Sindaci a lavorare su progettazione e singoli interventi per presentarci un elenco di priorità”. Lo ha detto questo pomeriggio il Presidente del Consiglio Matteo Renzi presso la sede della Prefettura di Savona nel corso dell’incontro con il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, il capo Dipartimento della Protezione Civile nazionale Fabrizio Curcio e i sindaci delle province di Savona e Imperia, per discutere dei gravi danni provocati dal maltempo e del riconoscimento dello “stato di emergenza”, atteso per i prossimi giorni.

MATTEO RENZI

“Ora lavoriamo perché sulla somma urgenza ci sia da subito il 100% e ci sia lo spazio di azione immediato già nelle prossime ore. Potrebbe avere un senso, anche come follow up di questa riunione, che tanto le priorità del territorio di Savona, quanto del territorio di Imperia, venissero individuate dalla Regione, dai rappresentanti delle Province e dei Comuni per immaginare che per la progettazione, i singoli interventi e le infrastrutture ci sia una sorta di canale privilegiato. Del tipo, metto un tot di soldi che però deve essere speso entro un certo periodo.

Se c’è un motivo per cui siamo andati in crisi, è perché nel 2006-2007  e 2008 erano 40 miliardi i fondi per le infrastrutture pubbliche, con l’austerity sono diventati 20. Cioè noi abbiamo dimezzato gli investimenti. Io come Sindaco ho smesso di finanziare i lavori di manutenzione dei marciapiede, perché la priorità era tenere in piedi gli asili nido. Alla fine, se devi chiudere un asilo, rimandi la riorganizzazione di una strada e i fondi li investi per l’asilo. Poi prendi gli insulti perché i marciapiede hanno le buche, ma te ne prenderesti di più se chiudessi un asilo.

Su determinati settori possiamo fare un bel lavoro di investimento, potreste ragionare voi, insieme, per presentare una lista di priorità per Imperia e Savona. A quel punto noi possiamo pensare di liberare dei soldi. I soldi degli investimenti sono quelli che si spendono più volentieri, anche perché sono quelli che hanno un ritorno più forte per la crescita di un Paese. Però lavorate voi su progettazione, singoli interventi, elenco di iniziative e siamo disponibili. Disponibilità totale a seguire questa situazione.

Permettetemi di dire che il lavoro di Curcio e dei suoi è encomiabile. E’ stato qui, è stato in Piemonte, saremo in Sicilia nei prossimo giorni. Noi ci siamo. Tutto ciò che ci serve dai Sindaci è una linea diretta e vediamo di fare un salto di qualità con un finaziamento ad hoc”.

https://youtu.be/guHjDSJROyg

CARLO CAPACCI

“Oggi ho partecipato all’ incontro con il Presidente del Consiglio dei Ministri, il Presidente della Regione Liguria, i Sig.ri Prefetti delle Province di Imperia e Savona ed il Capo della Protezione Civile nel quale si è discusso delle recenti calamità che hanno colpito i nostri territori. Oltre alle ovvie rassicurazioni sulla dichiarazione dello stato di calamità e sull’erogazione di fondi per la ricostruzione, ho apprezzato l’apertura per la sburocratizzazione dell’Iter necessario al dragaggio dei fiumi (e’ ora infatti di tornare a fare come si faceva in passato : i fiumi devono essere dragati ed il materiale lapideo macinato e trasformato in ghiaia in questo modo si fa prevenzione e c’è un ritorno economico). Occorre maggior apertura sulla sburocratizzazione degli iter autorizzativi necessari ai privati per ricostruire. E infatti illogico dover richiedere permessi e autorizzazioni per ricostruire in maniera uguale qualcosa che era già stato autorizzato, un autocertificazione del Progettista credo sia abbastanza in un momento di calamità”.

 

 

 

 

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