22 Dicembre 2024 21:59

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IMPERIA. IL LICEO AMORETTI È PRIMO TRA I LICEI DELLE SCIENZE UMANE IN TUTTA LA LIGURIA SECONDO LO STUDIO DI “EDUSCOPIO”

In breve: L’istituto “Carlo Amoretti” si afferma scuola di eccellenza anche per il liceo Linguistico. Con l’indice Fga 65,58 è primo in provincia di Imperia (50,32 per il Cassini di Sanremo) e secondo in tutta la Liguria

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Il liceo “Carlo Amoretti” di Imperia è primo tra i Licei delle Scienze Umane di tutta la Liguria per la media dei voti più alta all’Università, conseguita dagli studenti a un anno dal diploma.

I dati della ricerca della Fondazione Giovanni Agnelli, appena pubblicati, sono consultabili interrogando il portale www.eduscopio.it. La ricerca ha considerato anche i crediti formativi universitari ottenuti, in percentuale sul totale previsto per il primo anno nel corso di laurea, e ha formulato un indice riassuntivo della media dei voti e dei crediti, denominato “indice FGA” (Fondazione Giovanni Agnelli).

Considerando l’indice FGA, il liceo Amoretti è primo in tutta la provincia di Imperia, con l’indice 53,82, più di sei punti di distacco dal 46,38 dell’istituto privato Redemptoris Mater, scuola superiore seconda in classifica nel raggio di 30 chilometri.

L’istituto “Carlo Amoretti” si afferma scuola di eccellenza anche per il liceo Linguistico. Con l’indice Fga 65,58 è primo in provincia di Imperia (50,32 per il Cassini di Sanremo) e secondo in tutta la Liguria, staccandosi di solo due punti dall’indice Fga 67,32 del liceo Chiabrera-Martini di Savona.

L’ottima performance conferma i risultati del 2015 di eduscopio.it. Nell’edizione 2016/17, gli anni scolastici rilevanti per l’analisi della Fondazione Agnelli sono stati: 2010/11, 2011/12 e 2012/13. La ricerca si è avvalsa dei dati resi disponibili dall’Anagrafe delle Scuole, dall’Anagrafe nazionale dello studente universitario e dal portale del Miur “Scuola in Chiaro”.

Perché giudicare le scuole superiori in base alla media dei voti al primo anno di Università? “Il reale valore dell’istruzione ricevuta a scuola – è scritto nelle prime pagine del documento tecnico che illustra i criteri adottati nella ricerca Eduscopio – si manifesta proprio quando ci si trova davanti alla complessità di un esame universitario o di una mansione da svolgere sul lavoro. Chi ha ricevuto un’istruzione di qualità possiede le risorse culturali e il metodo per superare l’ostacolo, viceversa chi ha basi fragili fa più fatica a trovare soluzione ai problemi e ad espandere il proprio bagaglio di conoscenze in funzione di tale obiettivo”.

Spetta, infatti, all’istruzione secondaria creare le condizioni per le quali gli studenti possano intraprendere con successo il passo successivo nelle loro traiettorie di vita.

“L’idea di fondo del progetto Eduscopio è proprio quella di valutare uno degli esiti successivi della formazione secondaria – i risultati universitari degli studenti – per trarne un’indicazione di qualità sull’offerta formativa delle scuole da cui essi provengono. Da quest’anno Eduscopio ha allargato la ricerca alle possibilità di accesso direttamente al mercato del lavoro per gli studenti provenienti dagli istituti tecnici e professionali, ma non a livello nazionale, bensì per sette regioni (Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Lazio, Basilicata e Sardegna) che insieme rappresentano il 62 per cento del Pil italiano” ha detto il direttore della Fondazione Agnelli, Andrea Gavosto.

Eduscopio si afferma, dunque, come bussola fondamentale per ragazzi e famiglie nel momento della scelta della scuola superiore, dopo l’esame di terza media.

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