23 Novembre 2024 02:57

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23 Novembre 2024 02:57

ALLUVIONE. PALEOFRANA MINACCIA MONESI. ADDIO ALLA STAGIONE SCIISTICA. ARIMONDI: “IMPIANTI A POSTO, MA INAGIBILI PER LE STRADE”

In breve: Monesi, come ampiamente prevedibile, dice addio alla stagione sciistica. Lo ha annunciato ieri, lunedì 28 novembre, Marino Arimondi, proprietario della Noir Srl, aggiudicataria della gestione degli impianti, a margine di un incontro tenutosi...

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Monesi, come ampiamente prevedibile, dice addio alla stagione sciistica. Lo ha annunciato ieri, lunedì 28 novembre, Marino Arimondi, proprietario della Noir Srl, aggiudicataria della gestione degli impianti, a margine di un incontro tenutosi presso la parrocchia di Cristo Re tra gli abitanti delle frazioni di Piaggia e Monesi, evacuate per via della paleofrana in atto a seguito degli ultimi eventi alluvionali.

“Gli impianti sono a posto, manca solo la corrente – ha dichiarato Arimondi – Sono però inagibili per la strada. La stagione purtroppo è persa ancora prima di cominciare. Non ci sono state frane e smottamenti lungo le piste. Sul vecchio ‘baby’ è sceso un pò di terreno, poi è franata la strada di rientro del plateau in un punto. La situazione è davvero molto complessa”.

https://www.youtube.com/watch?v=BCUQSKx-fJo

Nel corso dell’incontro Vittorio Vezzaro, geologo, ha illustrato la situazione di Piaggia (dove ha una casa) e di Monesi, dopo gli ultimi sopralluoghi.

 MONESI

 “Saranno necessari dei monitoraggi. Ci vorrà un’indagine geologica davvero molto corposa. Non so chi se ne occuperà, se il Comune di Mendatica, la Regione o la Protezione Civile nazionale. Si tratta di una frana davvero molto importante. Difficile vedere una frana di tali dimensioni. Si contano sulle dita di una mano.

PIAGGIA

“Sono venute giù fondamentalmente tre frane. Una, piccolina, che era già venuta prima degli eventi alluvionali. Poi una seconda frana nella notte tra il 23 e il 24, nella parte alta del paese. Un pezzo di terrazzamento si è letteralmente liquefatto, senza però provocare danni strutturali alle abitazioni sottostanti. Ha dato invece qualche danno alle case sopra la Chiesa. Qualche abitazione avrà qualche danno davvero rilevante. C’è poi la terza frana, che è quella più preoccupante, che ha aperto una crepa di 40-50 cm nella zona all’altezza dell’acquedotto. Ha spinto tutto un intero arco di case, lesionandole”.

https://www.youtube.com/watch?v=mQdBTWy2TAg

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