26 Dicembre 2024 19:57

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UN’IMPERIESE IN AMERICA. SALLY SEMERIA E IL SUO NUOVO PROGETTO PER UNIRE I VINI D’OLTREOCEANO A QUELLI ITALIANI: “DURANTE IL TOUR DEGLI STATES…”/L’INTERVISTA

In breve: Un progetto che porta i vini americani in Italia, per imparare a conoscerli e ad apprezzarli e per avviare una collaborazione con gli stati d'oltreoceano. È questa la nuova avventura di Sally Semeria, una giovane imprenditrice imperiese di 33 anni.

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Un progetto che porta i vini americani in Italia, per imparare a conoscerli e ad apprezzarli e per dare avvio a una collaborazione con gli stati d’oltreoceano. È questa la nuova avventura di Sally Semeria, un’imprenditrice imperiese di 33 anni, che già da diverso tempo porta avanti il progetto Bjull, una piattaforma che mette direttamente in contatto il produttore con il consumatore. Per avviare il nuovo progetto, Sally ha intrapreso un tour degli Stati Uniti, durato più di due mesi, in cui ha avuto l’occasione di visitare anche Newport, la città gemellata con Imperia.

QUAL È LA STORIA DI “BJULL”? DA DOVE ARRIVA L’IDEA?

Bjull nasce dalla storia della mia famiglia, mio padre è infatti un piccolo produttore ligure di frutta, verdura e olio evo. Ogni anno ci trovavamo con eccedenze di prodotto, o magari completamente sprovvisti di un altro e mi sono chiesta come si potesse combattere lo spreco e condividere il prodotto con chi invece lo potesse apprezzare sul serio.

Nasce anche dall’esperienza del mio percorso lavorativo, iniziato in un’azienda di vendita di prodotti food italiani e proseguito in Airbnb dove sono stata per 2 anni la responsabile vendite del mercato Italia.

Bjull può essere definito l’Airbnb dell’orto, dove il letto viene sostituito da frutta e verdura frescaIl nome di Bjull nasce da un cane che in una notte di temporale ha soccorso il gatto di casa e l’ha riportato alla base sano e salvo. Io e il mio co-founder Francesco Grandazzi ci siamo detti che il segugio avrebbe indicato la strada giusta anche per trovare frutta e verdura local.

Ad oggi ci sono circa 170 produttori sul sito, la Liguria e la provincia di Imperia restano il nostro mercato principale.

ORA STAI INIZIANDO UN PROGETTO NUOVO, CHE UNISCE I VINI AMERICANI A QUELLI ITALIANI, DI COSA SI TRATTA?

Come dicevo vendevo già 10 anni fa olio e vino per un’azienda ligure e quindi il tema mi ha da sempre appassionata. Dopo aver lasciato Airbnb mi sono chiesta quale poteva essere il modo per unire le mie grandi passioni: cibo, Liguria/Italia e America. Un anno fa pertanto sono entrata nel mondo dell‘associazione sommelier (AIS) e sono attualmente iscritta al 3 livello della specializzazione.

Ho deciso di provare un percorso opposto a quello più semplice che molti fanno di solito e seguire una delle prime regole imparate al corso: ESSERE SEMPRE CURIOSI. Ho deciso così di portare i vini americani in Italia, per farli conoscere ad un pubblico di appassionati.

A settembre sono partita così per un tour negli States dove ho visitato di persona produttori dello Stato di NY e creato le basi per il progetto.

Una volta tornata in Italia ho coinvolto un primo cliente interessato proprio in Liguria, un importante Hotel dove dal prossimo mese di marzo partiremo con una serie di eventi dedicati al vino americano e al confronto fra Liguria e America. Sono molto ottimista, ho trovato prodotti eccezionali e sono sicura che saranno apprezzati anche da noi liguri e italiani.

TRA LE ALTRE TAPPE SEI STATA ANCHE A NEWPORT, LA CITTÀ GEMELLATA CON IMPERIA, QUALI PUNTI IN COMUNE HAI TROVATO? PREVEDI DI COINVOLGERLA NEL TUO PROGETTO?

Ho intrapreso un tour di 2 mesi e mezzo negli States visitando 5 Stati e passando per il Rhode Island mi sono detta che la città gemellata con Imperia era una tappa obbligata.

Tramite contatti imperiesi, Stefano Braganti e Isabella Ippolito, ho conosciuto delle persone del posto che mi hanno invitato a passare la serata di Halloween con loro. L’ospitalità è stata davvero eccezionale, mi sono sentita come a casa.

Ci sono diversi punti in comune con la città, sicuramente la presenza del mare è un elemento che determina molto della vita di tutti i giorni e dell’economia locale per esempio. Si tratta di due città che in estate danno sicuramente il meglio di loro, ai primi di novembre abbiamo infatti fatto fatica a trovare determinati negozi, tanti erano chiusi per la stagione.

Di Imperia loro pensano come dicevo che abbiamo davvero molti punti in comune; pensando alle differenze sicuramente la loro città risulta molto più lussuosa e internazionale (basta pensare al fatto che l’ex Presidente Kennedy si è sposato proprio li) , e il fatto che loro vivono della costa mentre a Imperia molto viene anche dall’entroterra.

Sono interessata ad una possibile partecipazione ad un loro festival wine del prossimo anno, stiamo valutando alcune possibilità.

L’AMERICA È SEMPRE STATA LA TUA PASSIONE. COM’È NATA?

Dico da sempre che la mia passione per gli States nasce già dal mio nome: non è proprio comune incontrare un’italiana con un nome così.

Da sempre guardo agli States come un esempio di libertà e di vita che mi fa stare bene, e dalla prima volta che sono stata la, 10 anni fa, ho sentito un legame indissolubile, qualcosa di profondamente radicato in me. Per questo dico sempre di avere 2 case, la prima in Liguria, precisamente a Castelvittorio dove ho una casa di famiglia, e l’altra negli States, non esiste nella realtà ma è come se potessi già vederla.

Così negli anni ho provato a lavorare sempre a più stretto giro con gli Usa, prima per un’azienda di San Francisco e ora con il mio progetto indipendente sul vino. In 10 anni ho visitato 25 Stati e non intendo fermarmi. Solo in questo ultimo tour sono stata 2 mesi negli States e ho visitato 5 Stati. Ora sono tornata a Milano, dove vivo da 5 anni”.

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A cura di Gaia Ammirati

 

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