Si è svolto questa mattina il vertice in Provincia con tutti i sindaci dei comuni alluvionati della provincia di Imperia e i sindaci di Triora e di Briga Alta, per fare il punto della situazione di Monesi, in particolare per trovare un accesso sul versante piemontese, alternativo a quello passante per San Bernardo di Mendatica, per ora impercorribile. I tecnici della provincia di Imperia e di Cuneo si stanno ora confrontando per valutare la soluzione migliore e per concordare le modalità di intervento.
FABIO NATTA, PRESIDENTE DELLA PROVINCIA
“Oggi, anche su sollecitazione di richiesta di alcuni consiglieri provinciali, ho ritenuto opportuno convocare una riunione con tutti i sindaci, la maggior parte dell’Alta Valle Arroscia ma anche il sindaco di Triora e il sindaco di Briga Alta, per fare il focus su Monesi, in particolare sull’accesso a Monesi. Com’è ben noto dalla parte di San Bernardo di Mendatica è impossibile accedere e si sta lavorando con la provincia di Cuneo per consentire in tempi rapidi un accesso dal versante piemontese. Volevo informare i sindaci di questo e condividere con loro questa scelta.
In questo momento i tecnici della nostra provincia sono a Ponti di Nava per fare un confronto con i tecnici della provincia di Cuneo per valutare la soluzione migliore e per concordare le modalità di intervento. Questa è stata una scelta condivisa stamattina con i sindaci dei comuni interessati, perchè c’è una sorta di “consorzio” che gestisce gli impianti sciistici di Monesi, e quindi hanno un interesse attuale e concreto che ci sia un accesso immediato all’abitato di Monesi. L’interesse è anche di tutti coloro che hanno le proprietà delle case e degli gli amministratori dei condomini. Bisogna consentire di arrivarci il più in fretta possibile per poter mettere in sicurezza gli impianti e verificare qual è la situazione. Troveremo un’intesa con la provincia di Cuneo per poter arrivare a Monesi dalla parte di Piaggia nel tempo più rapido possibile. Il passaggio da Piaggia a Monesi Vecchia deve essere verificato dai nostri tecnici.
Per quanto riguarda il collegamento “basso” versa in una situazione talmente grave che occorre fare un monitoraggio attento. I comuni di Mendatica e Triora hanno già attivato delle procedure tecniche per verificare il movimento di questa paleofrana. Come Provincia interveniamo con i nostri tecnici e i nostri consulenti. Dobbiamo verificare l’importanza di questo fenomeno. Tutti i soggetti interessati, non solo i comuni e la provincia di Imperia ma anche la provincia di Cuneo, la regione Piemonte, la regione Liguria e i parchi che gravitano nella zona devono mantenere alta l’attenzione.
È fondamentale che venga dichiarato lo stato di emergenza per poter poi dare una copertura ai comuni che ora stanno agendo con i fondi propri. Confidiamo che quanto detto dal presidente del governo e dalla Regione Liguria avvenga e che vengano messe a disposizione le risorse fondamentali per ripartire“.
https://www.youtube.com/watch?v=uTmVlWvPjUM
PIERO PELASSA, SINDACO DI MENDATICA
“Si è parlato prima di tutto di dare possibilmente una viabilità immediata anche facendo un giro più lungo, dalla parte del Piemonte, da Upega e Viozene. Ora ci sono geologi e ingegneri che stanno valutando il fenomeno e bisogna aspettare i dati su questa frana così estesa. Purtroppo a Mendatica abbiamo una lunga esperienza di frane e smottamenti. La zona critica a Mendatica era nella parte bassa del paese ma, dopo aver fatto gli interventi con il drenaggio profondo finanziati dalla Regione nel 2013, abbiamo avuto ottimi risultati, e non sono avvenuti movimenti in questi ultimi giorni. Invece nella parte alta del paese c’è stato un movimento che ha interessato diverse case“.
https://www.youtube.com/watch?v=gmk0K0zBIUs
ANTONIO GRAVAGNO, SINDACO DI COSIO D’ARROSCIA
“La situazione nel mio comune non è preoccupante come nel comune di Mendatica e nel comune piemontese di Piaggia. Abbiamo avuto anche noi però notevoli smottamenti e stiamo lavorando per riportare alla normalità. Non sappiamo ancora niente sullo stato di calamità e stiamo anticipando tutte quelle operazioni senza la sicurezza poi di recuperare eventuali spese. Non possiamo farne a meno perchè abbiamo dei servizi da garantire, quali la fornitura dell’acqua, e abbiamo la strada per arrivare alle sorgenti interessate a movimenti franosi, così come la strada per arrivare agli impianti e tutte le varie altre strade minori che portano all’accesso alle varie attività che ci sono ancora dalle nostre parti. Nel nostro piccolo stiamo lavorando quotidianamente per garantire la ripresa della funzionalità del comune”.
https://www.youtube.com/watch?v=NYMGJXjgzfo
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