Si conclude oggi la storia dell’Agnesi. I dirigenti della Colussi hanno terminato la consegna delle lettere di licenziamento ai dipendenti della fabbrica: circa 15 persone hanno scelto di trasferirsi a Fossano, due hanno optato per il Plin di Albenga e altre 4 si sono ricollocate in modo autonomo. Per gli tutti gli altri lavoratori, più di 70, ora resta l’amarezza e la preoccupazione per il futuro.
SALVATORE BURGIO
“È un disastro. La situazione è brutta per noi perchè abbiamo già un’età e trovare un altro lavoro è praticamente quasi impossibile. Noi ringraziamo tutti i politici, anche il nostro caro sindaco, che è quello che ci ha ostacolato fin dall’inizio, bocciando tutte le firme che erano quasi 6 mila, andando a favore dell’imprenditore. Adesso l’imprenditore è chiaro che fa il suo comodo. Il risultato è questo. Devono prendersi la loro responsabilità, probabilmente per loro è più importante speculare e dei lavoratori non gliene importa niente“.
https://www.youtube.com/watch?v=XIW8hDl-hrw
GIGI LAZZARINI
“Esattamente come avevo previsto 3 mesi fa, in quanto una quindicina di persona hanno optato per trasferirsi a Fossano, loro malgrado, tre o quattro persone si sono ricollocate in modo autonomo e due hanno trovato lavoro presso il Plin. Oltre 70 unità resteranno per strada, con un misero assegno di disoccupazione che va dai 12 ai 24 mesi. Questo è il sunto di quello che è successo tra ieri e questa mattina.
Questa mattina abbiamo letto con molto dispiacere le dichiarazioni del sindaco che poteva risparmiarsi, soprattutto in un momento in cui ci stavano consegnando le lettere di licenziamento. Trovo che l’idea sia del tutto prematura, soprattutto in considerazione del fatto che sono state bocciate due mozioni, e alla terza proposta, la mozione del non cambio di destinazione d’uso, era stata approvata. Lui invece, con il morto ancora caldo, cerca di portare già un cambiamento a questa mozione, ottenuta con non poca sofferenza.
Il museo della pasta è un’altra favola che non vedremo mai, a mio avviso. In ogni caso non so quanti visitatori possa portare. Fare un museo al quinto piano dove non si vedranno nemmeno i macchinari, mi sembra una proposta folle. L’idea del parcheggio trovo che sia intelligente, perchè Imperia è carente da questo punto di vista, ciò nonostante non mi trovo d’accordo perchè ricollocherebbe poche persone, se non zero, perchè con una sbarra automatica non vedo quante persone potrebbero lavorarci“.
https://www.youtube.com/watch?v=yUr8Nww3COo
GIANNI TREBINI, CGIL
“Si sta concludendo un romanzo, l’ultima pagina di questo capitolo si è conclusa oggi con la firma dei verbali di conciliazione, quindi in sostanza il licenziamento per tutti i lavoratori che sono rimasti impiegati qui in questa fabbrica. Gli operai ovviamente saranno ancora più tristi di me perchè perdono il posto di lavoro. Però per quanto mi riguarda personalmente è una pagina buia. Abbiamo resistito due anni soprattutto con le iniziative dei lavoratori. Abbiamo bisticciato varie volte, anche con la presenza di vari politici. Durante le elezioni da parte loro c’era più attenzione e più impegno, poi c’è stata un po’ di assenza.
Siamo amareggiati. Abbiamo sottoscritto l’accordo che ha creato le condizioni di minor disagio per i lavoratori. Qualche incentivo c’è stato, anche se non risolve i problemi. I lavoratori perchè sono preoccupati perchè chiusa questa fabbrica non c’è lavoro. Ora la questione preoccupante è che il destino di questi lavoratori è di stare a spasso, cercare lavoro è inutile, si consumano solo le suole delle scarpe. Purtroppo dovevamo sottoscrivere questi verbali di conciliazione altrimenti i lavoratori non avrebbero avuto nemmeno il diritto a quel piccolo incentivo che comunque l’azienda è stata disposta a dare. Sarà un Natale molto tragico per questi lavoratori.
Sull’accordo c’è scritto che per qualsiasi iniziativa che potrà avere la Colussi in questa provincia i lavoratori espulsi da questa fabbrica avranno precedenza rispetto ad altri”.
https://www.youtube.com/watch?v=U2egQtIds-M
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