Il presidente del Dianese&Golfo1923 Luca Spandre interviene nelle querelle con il San Bartolomeo Calcio sulla gestione degli impianti sportivi del comune di San Bartolomeo al Mare.
“Adesso basta!!!
Non se ne può più di sentire e leggere accuse verso la nostra società (Che conta circa 250 tesserati e con una quarantina di residenti a San Bartolomeo) da parte della povera e boicottata società del San Bartolomeo calcio (una ventina di tesserati di cui forse cinque tesserati residenti a San Bartolomeo).
Prima cosa ribadiamo che la nostra società si chiama Dianese&Golfo1923, e non Dianese, è nata dalla fusione di due società del Golfo, gioca e rappresenta ampiamente anche il Comune di San Bartolomeo al Mare, ed a seguito di regolare bando ha la gestione del campo comunale fino al 31/12/2021.
Per onor del vero e per fare chiarezza con questo comunicato si vogliono precisare delle affermazioni e smentire delle falsità riportate in comunicati e interviste precedenti da parte del San Bartolomeo calcio e loro tesserati.
A metà settembre, e non prima, ci è stato richiesto ufficialmente dal San Bartolomeo il campo per le partite di campionato. Dopo che per due settimane non si è riusciti a trovare un accordo, il San Bartolomeo stesso ci comunica che non aveva intenzione di mettersi d’accordo con noi e chiede espressamente l’intervento del Comune per determinare le varie condizioni per l’utilizzo del campo per le partite ufficiali.
Il Comune in data 20/10/2016 invia una delibera dove comunica alle società le “condizioni inderogabili” per l’uso della struttura da parte del Sanbartolomeo.
Le condizioni prevedono:
1- fideiussione bancaria di euro 5000 (e non bonifico come dicono loro) a nostro favore a garanzia di eventuali danni alla struttura perché per convenzione siamo noi i diretti responsabili per i danni subiti dall’impianto sportivo.
( se c’è un danno dobbiamo provvedere a nostre spese)
2- il rimborso per ogni gara è stato determinato in euro 230 Iva compresa. Da corrispondere anticipatamente ogni tre gare. Con l’aggiunta di euro 50 per eventuali gare che necessitano di illuminazione.
3- Per gli allenamenti l’amministrazione comunale invitava a trovare un accordo con “intelligenza ed educazione” per poter soddisfare entrambe le società.
Il San Bartolomeo lamenta la nostra “efferrata fermezza” nell’applicare le suddette disposizioni. La realtà è ben diversa. La fideiussione non è ancora stata presentata nonostante la nostra disponibilità ad accettare qualsiasi altra forma di garanzia anche con importi inferiori.
(intanto il campionato e arrivata alla settima giornata).
Su nostra iniziativa il rimborso è stato scontato a euro 200 come segno di disponibilità.
Per quanto riguarda gli allenamenti, abbiamo proposto il campo a 11 di Diano Marina dove anche la nostra prima squadra si allena( per salvaguardare il campo in erba di San Bartolomeo) ad un costo minimo. La proposta è stata rifiutata non per la richiesta che è stata considerata corretta ma per loro motivi economici. Ci è stato richiesto il campetto in sintetico a cinque per 3 giorni a settimana.
Il campetto è stato da noi concesso ad uso gratuito nei giorni da loro indicati e per gli spogliatoi (docce, riscaldamento e pulizie) abbiamo richiesto solamente il rimborso dei costi vivi da noi sostenuti. Dopo due settimane di uso hanno comunicato di non volere più utilizzare gli spogliatoi per non pagare spese. Ad oggi attendiamo ancora il rimborso spese per le due settimane di utilizzo. Quindi è falso che gli spogliatoi non sono stati concessi anzi al momento sono stati utilizzati a nostre spese.
In ultimo si porta a conoscenza che lunedì 6/12, giorno non concordato per i loro allenamenti, il San Bartolomeo ha scavalcato, danneggiandola, la recinzione del campetto ed usato senza permessi la struttura… Sarebbe bastata una telefonata e avremmo aperto come sempre.
Ovviamente di questo è stato messo al corrente il comune sia da noi come società sia dai Donatori di Sangue di San Bartolomeo come responsabili dell’area.
A supporto di tutto quello che abbiamo detto , per la più ampia trasparenza, è a disposizione di chi interessato tutta la documentazione cartacea.
A questo punto, dopo questi fatti più volte contestati privatamente al San Bartolomeo e mai a mezzo stampa per non alimentare polemiche, riteniamo opportuno attenersi alle “condizioni inderogabili “dettate dal Comune e richieste espressamente dal San Bartolomeo.
Siamo quindi disponibili a far continuare la disputa delle partite casalinghe al San Bartolomeo Calcio solo nel pieno rispetto delle condizioni imposteci e nella speranza di poter utilizzare tutte le nostre energie solo per il bene dei nostri numerosi e fantastici bambini e ragazzi gradiremmo che si pensasse solo allo sport senza faziosità e ripicche personali senza prepotenza ed arroganza con un minimo di rispetto per gli altri….. d’altronde è quello che lo sport dovrebbe insegnare”.