Il Prefetto incalza i sindaci del Golfo Dianese. Una seconda lettera, dopo quella in cui la prefettura aveva chiesto alle amministrazioni dianesi di pronunciarsi sulla disponibilità di ospitare circa un centinaio di migranti, è pervenuta presso gli uffici comunali, al fine di spronare i sindaci ad attivarsi per trovare al più presto una soluzione.
A seguito della mancata riposta, il Prefetto ha inviato un secondo invito, in cui ha chiesto notizie riguardo le ricognizioni sul territorio da parte dei comuni, domandando se avessero portato all’individuazione di strutture adatte all’accoglienza dei migranti. Nel caso in cui la risposta dei sindaci del Golfo Dianese fosse negativa, un passaggio possibile da parte della Prefettura, potrebbe essere quello di procedere con la requisizione di strutture private.
Da parte loro, i sindaci dianesi replicano la mancanza di luoghi adatti all’accoglienza dei migranti e, per quanto riguarda l’utilizzo di strutture private, temono per una penalizzazione dell’aspetto turistico ed economico del loro territorio.
GIACOMO CHIAPPORI, SINDACO DI DIANO MARINA
“Rispetto il Prefetto che fa il suo lavoro ma io devo fare il mio e la nostra risposta è che non abbiamo strutture per ospitare migranti. In secondo luogo, non sono d’accordo nel cercare delle strutture private perchè va contro la mia politica elettorale, nella quale ho assicurato che mi sarei opposto o avrei trattato fino all’ultimo affinché questa cittadina a vocazione turistica non perda la sua economia.
Ho suggerito, in una riunione a Sanremo, che il Ministero desse a noi sindaci la possibilità di decidere come e dove ospitare i migranti, a seconda delle necessità, per esempio escludendo dall’accoglienza i comuni basati sul turismo.
Ovviamente possono imporceli e procedere a delle requisizioni ma è una politica scellerata. Non sappiamo nemmeno chi potrebbe arrivare, se famiglie, uomini e da quale paese”.
VALERIO URSO, SINDACO DI SAN BARTOLOMEO AL MARE
“Come avevamo già preannunciato non abbiamo strutture per ospitare nessuno, e non siamo favorevoli per trovare accordi privati che potrebbero incidere sul turismo, penalizzando in modo negativo sull’economia del paese. Procedere con delle requisizioni sarebbe un modo sbagliato di affrontare il problema. Non voglio passare per intollerante ma uso il raziocinio, sono le regole ad essere sbagliate e si finirebbe per penalizzare anche gli stessi migranti.
Abbiamo effettuato la ricognizione come chiesto nella riunione scorsa e risponderemo che non abbiamo trovato strutture disponibili.
Con la mia posizione penso di sposare tutta la situazione dianese. Abbiamo bisogno di un governo che scenda a ragionare con le realtà locali in modo propositivo, che trovi delle soluzioni davvero attuabili”.