Da anni non riesce a trovare un lavoro che gli permetta di vivere dignitosamente. Ora ha perso anche l’ultimo impiego che gli consentiva di portare a casa una piccola somma, sebbene insufficiente per essere autonomo. È la storia di Salvatore Capace, 59enne imperiese, che, come purtroppo molti altri lavoratori over 50, si trova alla sua età a non avere molte possibilità di trovare un’occupazione, nonostante i numerosi tentativi, e ora si trova in un vicolo cieco.
“Ho lavorato per l’Isah per due anni come accompagnatore per i disabili – racconta Salvatore -, percependo 250 euro al mese. Ieri, con un messaggio, ho ricevuto la notizia che il mio incarico era terminato, a causa di problemi tra la collaborazione della cooperativa con l’RT, che si occupava di questo servizio. Già da mesi, data la difficoltà di sostentarmi con uno stipendio così basso, lottavo per farmi sentire dalle istituzioni, ma non ho mai ricevuto risposte concrete. Ora, completamente a piedi, come farò a sopravvivere? Trovare lavoro per noi over 50 è impossibile. Il Centro per l’Impiego non è mai riuscito ad aiutarmi, né tutti gli altri enti a cui mi sono rivolto.
Precedentemente ho lavorato 20 anni alla Sasso – continua – dall’80 fino al ’99, ma quando ha chiuso sono rimasto senza lavoro. Ho passato quindi molti anni a fare lavori saltuari, tra le altre cose ho lavorato un anno nella vigilanza davanti alle scuole e un altro periodo per l’Agnesi. Due anni fa, tramite gli assistenti sociali sono venuto a contatto con l’Isah, dove cercavano un accompagnatore, e ho lavorato per questa cooperativa fino a ieri, quando mi hanno lasciato a piedi senza un minimo di preavviso.
Credo che le istituzioni dovrebbero intervenire per trovare una soluzione per me e per tutti quelli nella mia situazione, perchè siamo in una condizione davvero critica”.
