È stato consegnato ieri, lunedì 19 dicembre, il Premio Grock di quest’anno presso la Biblioteca Lagorio. A riceverlo il grande Mago Silvan, un’icona del mondo dello spettacolo e della magia, che proprio quest’anno festeggia i 60 anni dalla prima apparizione televisiva.
A consegnare il premio l’assessore Nicola Podestà, il presidente della provincia Fabio Natta e il direttore artistico del Teatro Pubblico Ligure Sergio Maifredi.
NICOLA PODESTÀ
“Grock è un personaggio che ha tanto amato la nostra città, tanto che ha costruito la villa di cui ci vantiamo, che attira molte persone. Una villa costruita in uno stile strano e affascinante, che rivela la personalità dell’artista. Siamo molto attaccati alla figura di Grock e la villa è stata raffigurata in un francobollo proprio due giorni fa. Le poste italiane hanno deciso di dedicarlo a Villa Grock, sono 6 i monumenti in Italia che hanno avuto l’onore di essere raffigurati e il primo della seria rappresenta Villa Grock. Questo francobollo, tirato in 700 mila esemplari girerà per tutta l’Italia e tutto il mondo. Vedete quanti motivi abbiamo per essere grati a questo personaggio, che ha elevato l’attività del clown ad arte. Per questo noi ringraziamo chi ha reso possibile il mantenimento del premio Grock, nonostante i tempi grigi. Si può sperare in un futuro migliore. Grazie a Sergio Maifredi, direttore artistico del Teatro Pubblico Ligure” per aver voluto impegnarsi con la regione, per far sì che questo premio restasse vivo“.
https://www.youtube.com/watch?v=m0xuBCA0pts
FABIO NATTA
“Abbiamo questa bellissima villa, che non si limita solo alla villa, l’intero compendio immobiliare che la circonda, con il parco e con tutta la realtà che gli imperiesi conoscono bene ma forse non conosciamo fino in fondo nella sua magia, nel suo fascino e nel suo essere molto suggestiva. È un bene importante che ha avuto una storia travagliata, difficile, e una storia che ha fatto sì che Villa Grock venisse recuperata dalla Provincia qualche anno fa. Adesso la Provincia non ha più la competenza specifica nel turismo e nella cultura, quindi ci siamo trovati a dover affrontare una fase in cui non possiamo più finanziare nessuna manifestazione legata a turismo e cultura. Mi auguro che ci siano degli sviluppi, ma in ogni caso non siamo stati fermi in questo anno e mezzo in cui non abbiamo più la competenza, perchè la villa è un patrimonio che non deve essere perso. Il museo è aperto, seppur non tutti i giorni, il parco lo abbiamo regalato alla città e alle associazioni. Speriamo in un futuro radioso. Lo stiamo facendo insieme agli Amici di Villa Grock, al Fai, che ha fatto una campagna importante per i luoghi del cuore. In sala ci sono tante persone che si stanno attivando e non hanno mai dimenticato questa realtà perchè la amano. In questo contesto si sono anche messe altre iniziative, come quella del francobollo. Cerchiamo di mantenere viva quella realtà, mantenere vivo il personaggio e la storia, cerchiamo tutti insieme di lavorare in sinergia”.
https://www.youtube.com/watch?v=2CXb7UJGrpQ
SERGIO MAIFREDI
“Il premio Grock e il festival Grock avevano in mente di valorizzare ciò che di materiale, la villa, e di immateriale, il nome Grock, poteva vivere e legarsi a Imperia. Tantissimi amici si sono battuti in questi anni per questo progetto. Ci sono sicuramente anni,come quello in cui abbiamo attraversato Piazza Dante con il funambolo, quello in cui abbiamo portato gli elefanti, in cui c’erano per tutta Italia tempi diversi e mezzi diversi. La cosa importante è quella di non far spegnere la fiammella del Festival Grock. Saltare un anno vorrebbe dire ripartire poi da zero chissà quando. Con tenacia, tutti insieme, con uno spirito di collaborazione, stiamo cercando di tenerla accesa. Questa sera con un grandissimo personaggio che compie quest’anno 60 anni dalla prima apparizione televesiva, ha attraversato tante generazioni. È un’icona non solo italiana ma nel mondo della parola “magia”. Questa parola si lega alla grande arte che è una delle eredità lasciate da Grock”.
https://www.youtube.com/watch?v=IM0yV7QFuCQ
LO SPETTACOLO
https://www.youtube.com/watch?v=IAgN6qn5R1E
VIDEO DIRETTA
L’INTERVISTA
“Noi tutti in fondo camminiamo sulle spalle dei giganti che ci hanno preceduto. Oggi i giovani si avvicinano ai giochi di prestigio perchè, oltre all’aspetto ludico, ha una componente psicologica, di estremo valore sociale e personale. Si può comunicare con qualsiasi persona al mondo. La magia non ha barriere linguistiche e viene apprezzata perchè è un tributo a tutto ciò che rappresenta l’irrazionale, che il nostro “puer” autentico, il bambino che è dentro di noi, tributa alla favola, alla fiaba vera che ci raccontava la nonna prima di dormire. I bambini si lasciano trasportare. Ecco perchè diciamo che molti prestigiatori sono rimasti un po’ bambini, come io mi ritengo tale. Il bambino inventa, crea e se questa componente rimane con noi più avanti negli anni, riusciamo a creare, variando il gioco che abbiamo in mano.
La magia ha dei risvolti storici interessanti. Uno dei primi prestigiatori che mi ha affascinato si esibì 4.500 anni fa, nel 2.500 a.C davanti al faraone Cheope. Riusciva a tagliare la testa a due oche, una bianca e una nera, e poi faceva starnazzare via l’oca nera con la testa bianca e l’oca bianca con la testa nera. Cheope gli chiese di ripetere l’esperimento con due schiavi uno bianco e uno di colore. Lui rispose in modo straordinario: “Io non posso ripetere lo stesso gioco lo stesso giorno davanti allo stesso pubblico, per non dare adito al pubblico di capire il meccanismo attraverso il quale si compie la magia, il gioco di prestigio”. È un dono di natura essere manipolatore. Ci vuole tanto esercizio, giornaliero, ma ci vuole anche la conformazione naturale.
In tutte le civiltà veniva venerato un mago, non per la forza fisica brutale ma con l’intelligenza, con il charme. Prima si chiamavano stregoni, sciamani, che hanno influenzato intere generazione, e si sono messi al servizio di personaggi importanti, anche in Italia. Il mago dimostra che l’uomo ha il suo tallone d’Achille, è fragile, debole, ha bisogno di sentirsi dire “non preoccuparti, tutto finirà bene”. Noi assorbiamo tutto ciò che ci viene rivolto da una persona che riteniamo avere poteri magici. La magia ha sempre camminato al fianco di medicina e di religione.
Grock è importante per il suo carisma, anche senza parlare riusciva ad affascinare il pubblico, la sua maniera di agire, fare, guardare. Il mondo dello spettacolo si nutre di questi personaggi“.
https://www.youtube.com/watch?v=EMGeoEb_Izw
PREMIAZIONE
https://www.youtube.com/watch?v=FHa8G9ga4Ug
https://www.youtube.com/watch?v=tC_nBnfV-gw
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