Discussione caldissima questa sera in consiglio comunale sull’ingresso del Comune di Imperia in Rivieracqua, la società consortile per azioni incaricata della gestione del servizio idrico provinciale. Nel dettaglio, due le mozioni presentate in consiglio. Una della maggioranza, con la quale si chiedeva di ratificare l’intenzione del Comune in Rivieracqua, impegnando il Sindaco nei prossimi tre mesi a verificare le condizioni propedeutiche all’ingresso nella società consortile, un’altra della minoranza (Imperia Bene Comune e Imperia Cambia) che chiedeva l’ingresso immediato in Rivieracqua. Alla fine ha prevalso la line attendista della maggioranza, ma non senza polemiche e dure accuse, con scontri ad altissima tensione, in particolare tra Oliviero Olivieri e Gianfranco Grosso e tra Mauro Servalli e Gianfranca Mezzera.
CARLO CAPACCI (Mozione maggioranza)
“Noi chiediamo garanzie sia sul funzionamento delle reti idriche che sui progetti di investimento. Non possiamo non dire che esiste una condotta del Roja che ha 40 anni e che andrebbe rifatta. Se si rompesse cosa succederebbe a Imperia e Diano Marina? Resterebbero completamente senza acqua. Il Comune di Imperia potrebbe semplicemente affidare il servizio idrico a Rivieracqua senza esserne socio, lo potrebbe fare, ma l’intenzione è comunque quella di entrare in Rivieracqua perché potrebbe così incidere sull’andamento societario. Qui a Imperia l’Amat è una società a partecipazione privata ed è quindi necessario farsi domande sul futuro dei dipendenti, per evitare che diventino dipendenti di serie B in Rivieracqua. Io ho chiesto chiarimenti a Rivieracqua e al momento non ho avuto tutte le risposte, le sto ancora aspettando. Con questa delibera ufficializziamo l’intendimento del Comune di Imperia a entrare in Rivieracqua, impegnando il Sindaco, nei prossimi tre mesi, a fare tutte le verifiche propedeutiche all’ingresso in Rivieracqua”.
GIANFRANCO GROSSO (Mozione minoranza, Imperia Bene Comune e Imperia Cambia).
“Con la nostra mozione chiediamo l’ingresso immediato, questa sera, in Rivieracqua. Noi riteniamo le dichiarazioni del Sindaco non corrette. Il Comune deve entrare in Rivieracqua e non può trasferire la gestione del servizio a una società di cui non è socio. Ad oggi Rivieracqua non avrebbe nessun problema a ottenere un finanziamento dalle banche perché il Comune di Sanremo entrerà con 20 milioni di euro e se Imperia farà lo stesso, Rivieracqua avrà un valore patrimoniale di oltre 40 milioni di euro tra Sanremo, Ventimiglia, Taggia e Imperia.
Il problema é politico, perché la maggior alza ha paura di non essere in grado di incidere. Siete deboli politicamente? L’aspetto giuridico è superabile. Il Comune di Imperia è l’ultimo anello per permettere a Rivieracqua di gestire in toto il servizio idrico integrato. Il Pd in questa società ha un peso. Ventimiglia governa il Pd, Sanremo governa il Pd, a Imperia c’è il Pd, il presidente di Rivieracqua è del Pd. Il Pd può governare, dimostri di saper governare. In caso contrario, se poi tornerà Scajola la colpa non sarà nostra, ma vostra”.
“Sindaco, Lei su Rivieracqua sta facendo lo stesso identico discorso fatto per Agnesi. In politica i tempi non sono indifferenti. Agnesi ha chiuso e oltre 100 lavoratori sono rimasti a casa, vogliamo che succeda lo stesso con Rivieracqua?”.
GIANFRANCA MEZZERA (PD)
“Per Grosso l’importante è dare la colpa al Pd. Il Pd vuole entrare in Rivieracqua. Noi pensiamo che la posizione del Sindaco Capacci sia da seguire. Noi avevamo chiesto un consiglio monotematico per discutere sulle problematiche dell’acqua, dell’acqua pubblica e dell’Ato Idrico. Rivieracqua deve farsi carico degli impianti. Prima o poi dovremo entrare in Rivieracqua. Noi vogliamo entrare in Rivieracqua, ma con una società seria. Ora c’è un cambiamento, ma prima non c’erano molte garanzie”.
SERVALLI (IMPERIA BENE COMUNE)
“C’è un immobilismo totale dovuto al fatto che la maggioranza è spaccata. Il Pd non ha la forza per imporre una decisione all’interno della maggioranza. Si è deciso di non decidere. Perdiamo tempo e risorse. L’unica alternativa a Rivieracqua è una gara d’appalto europea per dare la gestione dell’acqua ai privati. Una soluzione che non darebbe nessuna garanzia ai posti di lavoro e alla qualità del servizio. La situazione è chiarissima. Manca la volontà politica”.
PAOLO RE (IMPERIA CAMBIA)
“State sfiduciando il presidente di Rivieracqua Massimo Donzella. Non avete avuto il coraggio di prendere nessuna decisione. Non avete mai fatto nulla per entrare in Rivieracqua. La realtà è che volete arrivare a un commissariamento. State continuando a boicottare e noi ci teniamo i costi del depuratore, senza la possibilità di ridurre le tasse dei cittadini. Posticipiamo la possibilità di fare dei lavori sulle strutture idriche. Se si vuole il bene di Imperia si vuole essere soci forti di una società forte. Voi volete fuggire dalle responsabilità politiche”.