“Il Consiglio Comunale di ieri ha messo a nudo la pochezza e debolezza politica ed amministrativa dell’Amministrazione Capacci che, evidentemente, non ha ancora capito che sta amministrando un capoluogo di Provincia e non sta solo giocando una partita di calcetto tra scapoli ed ammogliati, arbitrata da un amico che passava di lì per caso” – Così il capogruppo di Imperia Riparte, Giuseppe Fossati, commenta l’ultima seduta del consiglio comunale di ieri sera, martedì 20 dicembre.
“Tra pratiche vuote di contenuto (ennesimo rinvio dell’ingresso in Rivieracqua), pratiche di cui il Sindaco, relatore in sostituzione dell’assessore assente giustificato per validi motivi famigliari, ha candidamente ammesso di non sapere nulla (affidamento spazi mercatali e revoca posti assegnati precedentemente), pratiche palesemente illegittime, ritirate solo dopo le veementi rimostranze della minoranza (la modifica dell’affidamento del depuratore a Rivieracqua senza il tempestivo parere del dirigente e l’esame di legge in commissione), ed altre amenità, la maggioranza (con il voto contrario di qualche esponente, ivi compreso il Sindaco, occorre darne atto) ha pensato bene di far saltare il Consiglio, approvando una mozione in tal senso del socialista Saluzzo, così evitando di discutere la mozione sui migranti presentata dal sottoscritto, unitamente ai colleghi Casano e Poillucci, volta ad esprimere un forte diniego di nuovi arrivi nella nostra città e nel comprensorio. Complimenti, un atto veramente coraggioso.
Nel giorno in cui è emerso che la Prefettura ha concordato con il Sindaco, senza informare nessuno, nemmeno della maggioranza, che alla caserma Crespi verranno collocati circa 120 migranti (rectius: immigrati clandestini, chiamiamo le cose con il loro nome), numero destinato ad esplodere in futuro (come anche un bambino capisce), parte della maggioranza ha impedito che il Consiglio si esprimesse sul tema e che chi è stato votato dai cittadini per rappresentare e tutelare gli interessi della Città potesse prendere posizione con chiarezza e senza infingimenti.
Come ho già detto, e’ ora che ciascuno si assuma le proprie responsabilità di fronte ai cittadini e dica se vuole l’arrivo di altri immigrati clandestini ad Imperia o no. Dica se è nell’interesse della città che le nostre strade e piazze si riempiano di persone di cui non si sa nulla, che tutto sembrano meno che persone che ‘scappano dalla guerra’ (infatti così non è, come tutti i dati ufficiali attestano), entrate nel nostro paese violando la legge, mantenute a spese di chi la mattina si alza per andare a lavorare e pagare le tasse, arricchendo chi ‘dell’accoglienza’ si riempie la bocca ed il portafoglio.
L’ora delle belle parole e del politicamente corretto e’ finito ed i cittadini vogliono chiarezza. Prima che la situazione sfugga di mano anche ad Imperia, come già è avvenuto in tante parti del’Italia”.