“A tre settimane dall’inaugurazione, la nuova stazione di Imperia presenta ancora evidenti problemi, già ripetutamente denunciati in varie sedi dai comitati dei pendolari” – così Carla Nattero, promotore di Sinistra Italiana – Imperia, con una nota stampa.
“Come Comitato Imperiese di Sinistra Italiana intendiamo portare all’attenzione delle istituzioni le numerose proteste e segnalazioni che riceviamo ogni giorno da parte di cittadini, studenti, insegnanti e pendolari, ed insisistiamo sulla necessità di affrontare e risolvere la situazione nel più breve tempo possibile, sollecitando il Comune, la Provincia e la Regione, ciascuno per la parte su cui ha competenza, ad assumersi le proprie responsabilita per questo grave ritardo che riteniamo inaccettabile e lesivo del diritto dei cittadini ad una mobilità pienamente sostenibile, nonché dannoso per una zona a cosi forte vocazione turistica quale è il nostro territorio.
Carenza di parcheggi, carenza di collegamenti autobus, malfunzionamento degli ascensori, generale completamento della struttura con aggiunta di panchine e paratie antivento, mancanza di esercizi commerciali quali bar e edicola: tutti problemi che in massima parte potevano anzi dovevano essere affrontati per tempo, considerando che il termine di dicembre 2016 per la apertura del doppio binario era noto ormai da mesi e mesi. Parcheggi e integrazione con il trasporto pubblico locale erano e restano al momento le maggiori criticità.
Parcheggi. L’inserimento della stazione ferroviaria in una zona in cui già da prima sussisteva un problema di viabilità (carreggiata molto stretta e priva in larga parte di parcheggi) imponeva di mettere allo studio con ampio anticipo una modifica del tessuto urbano che permettesse di avere a disposizione parcheggi sufficienti fin dal primo giorno di apertura della nuova stazione: al contrario l’unico parcheggio ad oggi disponibile sull’argine destro non è adeguato alle esigenze dei viaggiatori, che si sommano a quelle dei residenti (alle 7 di mattina non ci sono già più posti auto disponibili per chi deve prendere il treno).
A questo proposito riteniamo indispensabile e urgente che il Comune dia la massima priorità alla realizzazione dell’accesso alla stazione dall’argine sinistro, approntando un piano di parcheggi distribuito sui due argini, che possa armonizzare la quotidiana esigenza di posteggi dei residenti con il diritto dei viaggiatori di usufruire di posti auto gratuiti e in numero adeguato alla mole di traffico che una stazione capoluogo di provincia comporta.
Corse bus. In primo luogo deve essere garantita la mobilita scolastica in direzione Porto Maurizio, in relazione alle esigenze degli studenti, dei docenti e del personale delle scuole e del Polo Universitario: su questo fronte qualcosa è migliorato ma molto può ancora essere fatto. L’integrazione con il trasporto pubblico su gomma non riguarda solo la mobilità scolastica, ma costituisce un nodo fondamentale a garanzia della sostenibilità ecologica ed ambientale dell’intero progetto: è infatti palese che se il trasporto pubblico cittadino fosse adeguatamente potenziato in tutte le fasce orarie, molte persone potrebbero recarsi in stazione in bus e non sarebbero costrette a prendere l’auto, ridimensionando anche il problema dei parcheggi e decongestionando la zona dal traffico conseguente.
Viabilità. In merito alla viabilità e per la tutela della sicurezza stradale è urgente che il Comune affronti e modifichi la situazione di pericolosità dei due incroci al termine della “bretella” sul fiume dalla parte dell’argine destro.
Interni stazione. sollecitiamo la Regione sia come diretta interessata che come interlocutore privilegiato di RFI, sulla necessità di completare la struttura interna della nuova stazione, con l’aggiunta di panchine e paratie antivento sui binari, e con particolare attenzione agli ascensori, che dovrebbero garantire l’accessibilità alle persone disabili e agli anziani ma che spesso sono invece fuori servizio.
Aumenti tariffe. A fronte di tante situazioni ancora irrisolte, che riguardano ugualmente le nuove stazioni di Imperia, Diano e Andora, la Regione ha stabilito di applicare arbitrariamente da gennaio 2017 aumenti sulle tariffe nella misura del 5% sul prezzo dei biglietti e degli abbonamenti per i treni regionali. Ci affianchiamo dunque alle proteste dei Comitati pendolari, di Assoutenti, e delle altre associazioni dei consumatori nel richiedere lo stop degli aumenti dei prezzi dei titoli di viaggio regionali.
Ci auguriamo che le istituzioni vogliano al più presto dare risposta alle numerose istanze che arrivano dai cittadini, istanze che intendiamo interpretare e portare avanti non solo e non tanto come battaglia politica, sociale e civile, ma soprattutto come un atto d’amore per il nostro territorio e per la nostra città”.