Arriva il bilancio di fine anno da parte del coordinatore cittadino di Forza Italia, Antonello Ranise.
“Ho letto quanto dichiarato dal consigliare Grosso (IBC), una sorta di consuntivo tristemente ironico del fallimento dell’Amministrazione, che mi sento di condividere totalmente. Quel che è certo è che mi fa male vedere la città allo sbando, inanellare un fallimento e una figuraccia dopo l’altra, perdere occasioni di rilancio, tristemente involuta.
Noi di Forza Italia non ci siamo mai stancati di segnalare i nodi amministrativi più cruciali, dalla questione rifiuti, al degrado delle frazioni, all’assoluta mancanza di manutenzione, alla gestione del Porto, al bilancio bocciato dalla Corte dei Conti, alla scellerata condotta nei confronti degli ex lavoratori Tradeco, con conseguente perdita della causa per morosità. Sulla chiusura dello stabilimento Agnesi, una ferita drammatica e un danno incalcolabile per la città, si poteva probabilmente fare ben poco, a fronte anche del comportamento e del “modus operandi” del gruppo Colussi, ma allora sarebbe stato più dignitoso e corretto astenersi da proclami e da false promesse.
Un misto di (colpevole) inadeguatezza e di superficialità che lascia interdetti. Ma ciò che io ritengo ancora più grave è la debolezza politica e la mancanza di un minimo di progettualità. La politica è o meglio dovrebbe essere una cosa seria, ed è ben poca consolazione avere largamente previsto lo sfascio di una coalizione che non ha nulla in comune per stare insieme, salvo il collante del “potere” e delle poltrone.
Nell’ultimo consiglio comunale, come ormai tante, troppe volte in altre circostanze, la maggioranza si è divisa sulla mozione dei migranti. Ma ciò che più stupisce è la pervicacia con cui il Sindaco intende andare avanti, probabilmente, sia detto con rispetto, avulso, mal consigliato, e lontano dalla realtà e dagli umori dei propri concittadini. Tuttavia l’emblema del fallimento di un progetto abortito sul nascere è il PD. Non rappresenta più la sinistra, non convince i moderati, che preferiscono comunque l’originale a una copia sbiadita e inautentica, non ha più un’identità, ha il peso maggiore in termini numerici in consiglio e di assessorati in giunta, e quindi la maggiore responsabilità amministrativa, senza per questo aver mai determinato un cambio di passo, nel bene o nel male. Spiace constatare che nessuno, in primis il Sindaco, non abbia il coraggio di trarne le dovute conclusioni”.