È tempo di bilanci per i consiglieri, assessori, sindaco e personale connesso in qualche modo al palazzo civico. Torna come di consueto l’appuntamento più atteso e temuto dell’anno: il “Pagellone” di ImperiaPost.
Il voto è complessivo e non è appellabile nè dinnanzi al T.A.R. nè dinnanzi alla Corte di Cassazione. Per eventuali querele quest’anno, visti i chiari di Luna, abbiamo un pool di avvocati (Carpano, Tahiri e Ritondale) pronti a difenderci dai “permalosoni” anche se speriamo tale iniziativa sia vissuta da tutti come una simpatica e goliardica pagella di fine anno e non un caso di Stato tanto da mandare messaggi minatori o di insulti com’è successo in passato.
ECCO I VOTI DEGLI ULTIMI CONSIGLIERI.
Giulia Gorlero (Gruppo Misto) voto 2: Siamo “tutti”, c’è anche a chi non interessa molto, orgogliosi che una, anzi due, nostre concittadine abbiano vinto la medaglia d’argento alle Olimpiadi di Rio ma qua parliamo di politica e di impegno amministrativo. La Gorlero, così come la Glorio e Falciola, dovrebbe dimettersi dalla carica di consigliere comunale della città di Imperia dato che sono quasi due anni che non vive e lavora in città. Da parte sua nessun contributo attivo per risolvere le problematiche della città o proposte concrete per migliorarla. Una poltrona quasi sempre vuota che non serve a nessuno se non a qualche politicante attento agli equilibri dei numeri legati alla maggioranza piuttosto che al vero contributo che ogni consigliere dovrebbe dare alla propria città. Assente.
Antonio Russo (Gruppo Misto, ex M5S ) voto 5.5: Russo nel 2016 si è palesato come “fedelissimo” di Capacci in attesa che quest’ultimo lo inserisca nella sua lista dei candidati alle prossime elezioni. In più occasioni è stato determinante per il mantenimento del numero legale e per il mantenimento della maggioranza su pratiche di governo il cui programma non era stato condiviso dall’ex candidato sindaco grillino. Ossessionato dalla strategia “rifiuti zero”, Russo porta avanti la sua battaglia e si indigna sulla mozione anti-migranti presentata dal centro-destra. Rinnovato.
Cara Glorio (M5S) voto Non classificabile: Anno nero per lei e la sua “non attività” in consiglio comunale. Noi di ImperiaPost ne abbiamo chiesto le dimissioni senza suscitare in lei alcuna reazione. Testa sotto la sabbia e far finta di nulla non risolve il problema della sua non rappresentatività in consiglio comunale e i vertici del suo Movimento, se non lo farà il presidente del consiglio Parodi, dovrebbero farglielo notare. Agli uffici di dell’Ente non sono state fornite giustificazioni di alcuna natura in merito alle sue reiterate assenze. Fantasma.
Piera Poillucci (FI) voto 5: “Donna Piera”, purtroppo con l’avvicinarsi delle elezioni è caduta nel populismo. I problemi, come quello dei migranti, si affrontano, non si respingono. Lei i migranti li difende pure e quando c’è l’occasione si fa anche giustamente pagare. Il suo in consiglio lo fa e apprezziamo anche l’impegno profuso nella questione del mancato pagamento delle tredicesime agli ex lavoratori Tradeco. Pungente, ma a tratti non più puntuale come una volta. Insoddisfacente.
Ida Acquarone (FI) voto 5.5: Anche lei, come il consigliere Lagorio, sembra aver perso il suo smalto. Sensibile alla questione migranti, “lo dice da medico”, vota a favore della mozione presentata dal suo partito (contro). All’ora di cena, spesso sparisce per andare a servire ai tavoli nel ristorante di famiglia trascurando il suo impegno amministrativo. Disinteressata.
Luca Falciola (FI) voto 4.5: Trasferitosi a Milano per motivi di lavoro, secondo questo ufficio, dovrebbe dimettersi e lasciare spazio a chi Imperia la vive nel quotidiano. Fino a quando risiedeva e lavorava in città non faceva mancare il suo contributo ma ora il suo silenzio inizia a fare rumore, più che rumore l’eco del suo nome quando viene fatto l’appello in aula. Cervello in fuga.
Erminio Annoni (FI) voto 5. Il principe del foro non ha dato spettacolo con le sue arringhe. In aula soffre la sua poca comprensione delle dinamiche politiche e a volte sembra che lo abbiano trascinato al suo posto con la forza. Uomo di cultura e di Legge, Annoni dovrebbe forse dedicarsi ad altro in attesa di tempi migliori. Perditempo.
Gianfranco Gaggero (FI) voto 6: L“Ispettore Gaggero”, come lo chiamiamo noi di ImperiaPost per il suo mitico mantello grigio multiaccessoriato, ha pregustato una nomina a capo dell’A.R.T.E. imperiese per poi rendersi conto che oggigiorno dopo il “Trota” è difficile assicurarsi una laurea in tempi record. Tiene botta e lo fa con stile presenziando praticamente sempre. Giusto.
Antonello Ranise (FI) voto 6.5: Mantiene il voto dell’anno scorso per la sua coerenza. A Ranise la politica piace davvero e in un prossimo futuro potrebbe divenire uno dei protagonisti delle prossime elezioni comunali. Si fa trovare pronto in ogni occasione e quasi mai degenera nel populismo, dando un colpo al cerchio e uno alla botte. Stratega.
Gianfranco Grosso (Imperia bene Comune) voto 7.5: Malgrado il volo dell’orologio durante uno degli suoi interventi in consiglio comunale su Rivieracqua, Grosso non colora più di rosso peperone mentre assale la diligenza capacciana. Combatte con coerenza su molte pratiche lasciando spazio al giovane Servalli permettendogli di farsi le ossa. Presente e preparato, Grosso è quello che si può chiamare l’usato garantito. Affidabile.
Mauro Servalli (Imperia Bene Comune) voto 8.5: Malgrado la prematura morte di Fidel (90 anni), il compagno Mauro ha tenuto botta e il suo dolore lo ha riversato in consiglio comunale. Ottimo il suo intervento sulla questione migranti che ha convinto anche chi poi ha votato a favore della mozione del centrodestra che ne voleva impedire l’arrivo. Solidale.
Paolo Re (Imperia Cambia, ancora per poco) voto 7: È finalmente uscito allo scoperto durante il penultimo consiglio comunale passando non solo di fatto ma anche a parole all’opposizione. Tessitore di tele politiche e di alleanze strategiche per un possibile post-Capacci, Re punta a tornare un protagonista della vita amministrativa imperiese. Machiavellico.
Ester d’Agostino (Imperia Cambia, ancora per poco) voto 6: La sua prestazione durante l’anno amministrativo non ci suscita grandi emozioni, forse neppure a lei. Soldato convinto dell’esercito di Re e Riccò porta avanti le sue opinioni senza però portare molte proposte a quella che fino a 2o giorni fa era ancora la sua maggioranza. Insipida.
Natalia Riccò (Imperia Cambia, ancora per poco) voto 7.5: Tra lei e Paolo Re chi comanda è senza dubbio lei. Guerriera nata, incalza l’amministrazione con interventi precisi e ben documentati. Professoressa nell’anima, la Riccò potrebbe ambire ad un posto in giunta in una prossima giunta di centrodestra. Preparata.
Giuseppe Fossati (Imperia Riparte) voto 2: Si affida ad un gruppo Facebook notoriamente “mugugnoso” per promuovere un sondaggio privo di qualsivoglia fondatezza statistica sbandierandone poi ai quattro venti un risultato più che scontato. Le elezioni si avvicinano e pescare consensi tra le paure delle persone è più facile che andare al Luna Park a tirare su le paperelle in movimento. Della serie: vuoi anche tu la pace nel mondo? Chissà quanti risponderebbero di sì… Lasci fare alla Lega Nord il suo mestiere e voli un pochino più alto se no rischia di prendere sempre gli stessi 226 voti anche il prossimo giro elettorale. Aggettivo libero...
Alessandro Casano (Fratelli d’Italia, l’Italia se desta…) voto 3: Con il cambio di casacca, da La Svolta a Fratelli d’Italia la sua ossessione per il Parrasio, dove risiede, sembrava essere svanita ma ci sbagliavamo. L’arrivo dei migranti nella sua zona ha risvegliato in lui uno spirito conservatore per l’amato Borgo deturpato dalla stesa di questi soggetti. Medico di bordo nella missione umanitaria “Mare Nostrum” contro il suo volere (“ho partecipato alla missione non per mia scelta ma perché sono stato chiamato” disse all’epoca) è uno dei promotori della mozione anti-migranti. Si scaglia, probabilmente a ragione, contro il presidente Parodi mettendo in discussione un rapporto di stima reciproca consolidata. L’anti-migrante, gender e poi…?
Fulvio Balestra (Gruppo Misto) voto 4: Dopo tre anni si scopre uomo di destra votando a favore della mozione anti-migranti senza motivare il perché in aula. La solidarietà per Balestra ha evidentemente un colore o una nazionalità viste le sue numerose iniziative benefiche a cui partecipa e in alcuni casi organizza. Si è praticamente occupato di una cosa a livello amministrativo in questo anno: lo skate park e a tutt’oggi nel campetto si Baitè non ci sono le condizioni necessarie per svolgere l’attività dopo una certa ora. Bocciato.