Anche la Liguria inizia ad adoperarsi per una legge che vada a ridisegnare il mondo del gioco d’azzardo. Orientamento che rientra in un quadro più ampio a livello nazionale nell’ambito del quale tutte le regioni stanno tentando di fare qualcosa.
C’è chi sta mettendo in pratica il cosiddetto ‘distanziometro’ per stabilire una distanza minima di sale slot e da gioco dai principali luoghi sensibili. E chi sta cercando altre strade sempre per scoraggiare il gioco d’azzardo.
Tra queste, la Liguria che sta discutendo in consiglio regionale tre differenti proposte di legge su sale da gioco e Ludopatia.
La prima porta la firma del Movimento 5 Stelle e prevede incentivi fiscali per gli esercenti di locali pubblici che rinuncino alle slot machine; oltre che un aiuto concreto per chi è affetto da Ludopatia, la malattia da Gioco d’Azzardo Patologico inserita proprio in queste ore nei Lea (i Livelli Essenziali di Assistenza che prevedono cure a carico del Servizio Sanitario Nazionale).
La proposta andrebbe poi a intervenire anche sulla questione della distanza minima dai luoghi sensibili dando facoltà ai singoli comuni di individuarla. Analizzando il dato relativo alla Liguria, l’intera regione vanta 271 punti scommesse; 6 sale Bingo; e oltre 2.500 punti apparecchi per effettuare giocate.
Altre due proposte sono arrivate invece dal Pd: la prima parte proprio dalla distanza minima delle sale da gioco che alcuni comuni hanno già attivato negli anni passati e si propone di dare maggiore peso all’autorizzazione dei singoli sindaci per approvare aperture di nuove sale; l’altra proposta arrivata nel consiglio regionale della Liguria, sempre a firma Pd, riguarda invece la modifica di una legge regionale del 2012 in riferimento a prevenzione e trattamento del gioco d’azzardo patologico.
Si andrebbe a prevedere un ruolo attivo per associazioni del terzo settore nel contrastare la Ludopatia.
L’obiettivo quindi, tanto a livello locale quanto nazionale, è andare a limitare l’offerta di gioco fisico, intesa come sale da gioco presenti sul territorio. A fronte anche di un altro dato, relativo alla crescita esponenziale del gioco online.
Un mercato in fermento in grado di generare nel nostro paese un giro d’affari di tutto rispetto; soprattutto quello dei casinò online. Anche qui ovviamente c’è una regolamentazione stringente da rispettare e in rete possono operare esclusivamente soggetti con regolare licenza AAMS. Quindi casinò online che diano reale informazione sul gioco responsabile; che pubblicizzino le effettive probabilità di vincita; e che tutelino l’utente in quanto a sicurezza sul sito.
In particolare la questione sul gioco responsabile sembra essere molto importante per proteggere i giocatori del web; ed è per questo che si è stretto, anche qui, un giro di vite sui casinò online che operano in Italia senza esporre regolare informativa. E senza avere autorizzazione dei Monopoli di Stato.
La lotta per il gioco sicuro procede quindi in parallelo; tanto nelle sale da gioco fisiche; quanto in quelle virtuali sul web.