Le misure utilizzate per contrastare l’illegalità in Italia sono insufficienti anche se la Legge anticorruzione del 2012 sembra segnare un ottimo passo avanti. Questo secondo quanto dichiarato dalla Commissione Europea e la notizia è apparsa oggi sul sito del Corriere della Sera.it:
Tre sono le norme che andrebbero rispettate: piano triennale anticorruzione; nomina del responsabile per la trasparenza e l’anticorruzione, pubblicazione online di informazioni complete sui dirigenti con atti di nomina, curriculum e compensi. Alcuni ricercatori hanno così visitato i siti delle aziende sanitarie e, i risultati, non sono molto rassicuranti: meno di un’azienda su due soddisfa tutti i requisiti.
Le regioni più virtuose in merito alla trasparenza sono però la Liguria e la Basilicata con quota 100% e tutte le aziende che hanno già rispettato e portato a termine tutti gli adempimenti previsti a norma di legge.
Male invece per la Campania con numerose aziende saniterie sotto la soglia del 15% di quello che viene definito “livello di trasparenza”. Il parametro più disatteso sembra essere quello di avere un piano triennale anticorruzione..