Nelle aule della sede distaccata del Liceo Scientifico Vieusseux il termometro segna 11° e gli studenti si rifiutano di fare lezione. È questo quello che è successo questa mattina, al plesso del Liceo Vieusseux che si trova nella palazzina che ospita la Croce Bianca, a Porto Maurizio. Stufi del gelo che devono sopportare da giorni, gli studenti sono usciti dalle aule e si sono diretti verso il palazzo provinciale per manifestare il loro malcontento riguardo alla condizione in cui si trovano. Arrivati in Provincia, scoprono, con amarezza, che la temperatura lì tocca i 25 gradi.
“Questa mattina siamo arrivati a scuola e come tutti i giorni faceva freddo – spiega uno degli studenti – Siamo entrati, abbiamo misurato la temperatura, e c’erano 11°, 10°, 12° nella nostra classe e ci siamo rifiutati di fare lezione perchè secondo noi non è concepibile.
Siamo rimasti fuori dalla scuola, noi siamo al plesso e non in sede, abbiamo aspettato tutta la classe. Abbiamo cercato di coinvolgere anche le altri classi del plesso, che però alcune si sono rifiutate.
Un’altra classe ha accettato di stare con noi, però poi sono intervenuti i professori e hanno convinto quest’altra classe a entrare a scuola e andare in sede dove fa più caldo e dove sarebbero potuti stare la mattina. Questo secondo me non risolve niente, perchè domani farà freddo di nuovo e non ci metteranno in sede tutti i giorni, sicuramente.
Così abbiamo deciso di andare in Provincia dove abbiamo parlato con un rappresentante e gli abbiamo spiegato il nostro problema, quello che succedeva. Lui ci ha spiegato che da oggi ci avrebbero dato più ore di termosifone. Prima si spegnevano alle 10.30 e gli accendevano 10 minuti prima che entrassero. Loro dicono che sono di più, ma secondo noi no.
Adesso teoricamente dovrebbero accendere i termosifoni alle 5 e spegnerli a mezzogiorno per far si che ci sia più caldo. Non so quanto questo possa servire perchè anche quando sono accesi non arriviamo mai a 18° gradi in classe. Questo è in tutte le classi del plesso, una più fredda, una più calda, però comunque non arriviamo ai 18°.
Qua in Provincia siamo entrati dentro, avevamo un termometro e c’erano 25° più o meno quindi si stava bene.
Domani andremo a scuola speriamo che appunto accendano i termosifoni, che li accendano di più come ci hanno promesso e si vedrà. Noi abbiamo mandato varie lettere, abbiamo parlato col preside, con la segreteria, loro hanno detto di aver parlato con la Provincia, però fino ad ora è sempre stato così, da dicembre, novembre”.
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