Si è svolta ieri, mercoledì 11 gennaio, la riunione in Regione tra l’Assessore ai Trasporti Gianni Berrino e le Associazioni e i Comitati federati Assoutenti che rappresentato i pendolari del ponente e del levante ligure. L’oggetto dell’incontro riguardava la discussione sulle linee guida che comporranno il nuovo contratto di servizio che sarà valido dal 2018 al 2031. Le altre tematiche, i ritardi, i disagi nelle nuove stazioni, la rateizzazione degli abbonamenti, saranno trattate nella prossima riunione che avrà luogo il 23 gennaio.
“La riunione si è focalizzata sulle linee guida per il futuro contratto – spiegano i portavoce del Comitato Utenti Trenitalia del Ponente – Ci siamo confrontati mantenendo fermi dei capisaldi, primo fra tutti il fatto che noi come comitati daremo dei punti che faranno da cornice, che però poi sarà la Regione a sviluppare. Il contratto deve essere fatto dalla Regione, noi non possiamo nè vogliamo sconfinare nei ruoli dell’assessorato, vogliamo trovare una linea comune. Con molto piacere abbiamo trovato conferma dell’apertura e disponibilità dell’assessore Berrino verso di noi e verso le esigenze dei pendolari.
Tuttavia, il percorso è ancora lungo ed estremamente delicato. Crediamo di poter fare un percorso corretto e di farlo tutti insieme, lavorando sul tavolo tecnico.
Purtroppo non abbiamo avuto il tempo materiale per discutere sulle problematiche dei ritardi, delle stazioni e delle rateizzazioni, di cui parleremo il 23 gennaio, durante la prossima riunione. Per adesso, dal nostro punto di vista, siamo soddisfatti dell’approccio con cui si stanno svolgendo i lavori.
Per quanto riguarda i disagi sulla linea – concludono – stanno continuando i ritardi accumulati tra Loano e Pietra Ligure. Questi problemi con il raddoppio non ci dovevano essere. Stiamo raccogliendo materiale e il 23 gennaio, con i dati alla mano, saremo implacabili con Rfi, poichè doveva garantire un incremento significativo della qualità, che per ora non c’è stato. Noi stessi, ieri, tornando da Genova, abbiamo avuto i soliti 10 minuti di ritardo che si avevano con il binario unico. Abbiamo aspettato di vedere se il sistema andava a regime, ma così non è, quindi agiremo di conseguenza”.