Martedì 10 gennaio il parroco di Pontedassio, Don Matteo Boschetti, ha scritto una lettera aperta ai ladri che sabato scorso hanno rubato dalla canonica vari oggetti sacri antichi. Mentre i Carabinieri stanno indagando, il prete ha chiesto che venga restituito almeno il Gesù Bambino: “non può diventare un oggetto da museo perché non è fatto per il feticismo di qualche collezionista”.
“Siamo tutti dalla parte di Don Matteo – spiega il capogruppo regionale del Carroccio Alessandro Piana – perché il Gesù Bambino appartiene alla Chiesa e ai cittadini del suo territorio. Per noi residenti ha un alto valore simbolico e quindi ci stringiamo intorno al nostro parroco, il cui commovente appello non può cadere nel vuoto. La vigilia dello scorso 25 dicembre, come tanti altri papà e come tutti gli anni, mi sono recato con mio figlio alla Santa Messa di mezzanotte partecipando al tradizionale rito di Natale. Mi dispiacerebbe molto se per lui, gli altri bambini e tutti i fedeli, fosse stata l’ultima occasione di baciare i piedini del nostro Bambino Gesù.
Don Matteo, che non vive in un attico superlusso, ha ragione: la parrocchia non è ricca, non è sede di chissà quali introiti. Il nostro umile e benvoluto parroco, aiutato dai fedeli, con fatica paga le bollette e copre le spese di manutenzione della Chiesa.
Ci uniamo quindi a Don Matteo nel chiedere la restituzione dell’oggetto sacro. Allo stesso tempo, vogliamo sottolineare che ormai i tempi sono cambiati e purtroppo registriamo un aumento della criminalità non solo in città, ma anche nelle valli dell’imperiese.
Ringraziamo gli appartenenti alle forze dell’ordine che nonostante i pesanti tagli svolgono con sacrificio il loro dovere. A questo punto, visto e considerato anche l’aumento demografico e lo sviluppo delle attività economico-commerciali che la Valle Impero ha avuto negli ultimi anni, è necessario realizzare al più presto una Stazione dei Carabinieri a Pontedassio così da garantire una maggiore sicurezza alla cittadinanza”.