26 Dicembre 2024 06:46

26 Dicembre 2024 06:46

CROLLA IL SOFFITTO ALL’ISTITUTO ALBERGHIERO. L’AMAREZZA DELLA “RETE DEGLI STUDENTI MEDI”:”NON ERA IMPREVEDIBILE NÈ INEVITABILE. TROPPI PROBLEMI IRRISOLTI”

In breve: Una lettera aperta da parte della "Rete degli Studenti Medi", riguardo ciò che è accaduto ieri mattina all'interno dell'Istituto Alberghiero E.Ruffini di Arma di Taggia.

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Una lettera aperta da parte della “Rete degli Studenti Medi”, riguardo ciò che è accaduto ieri mattina all’interno dell’Istituto Alberghiero E.Ruffini di Arma di Taggia. Dalle loro parole emerge l’amarezza per l’ennesimo esempio di trascuratezza negli edifici scolastici, nonostante le ripetute proteste e richiesta da parte degli studenti.

Ecco la lettera:

Era una tranquilla mattinata scolastica all’istituto alberghiero di Arma di Taggia, quando, intorno alle 11, si sono staccati calcinacci dal soffitto di una classe, rischiando di ferire alcuni alunni che stavano facendo lezione.

Dopo tutta la mobilitazione che abbiamo portato avanti in questi mesi abbiamo appreso la notizia con una forte amarezza, consci del lungo cammino che abbiamo ancora da percorrere. Abbiamo alzato la nostra voce, certo, ma forse non abbastanza, o forse qualcuno si è messo i tappi alle orecchie pur di non sentirla.

Questo incidente non è stato di certo un evento imprevedibile e inevitabile. Erano già stati segnalati svariati problemi della struttura, dai riscaldamenti che non funzionano a dovere e che fanno scendere le temperature sotto i 16 gradi previsti per legge alle aule che in molti casi non raggiungono i due metri di altezza, passando per le tubature della cucina che perdono, vista l’inadeguatezza dei materiali e il classico pressapochismo con cui vengono condotti gli sporadici lavori di manutenzione. Chiaramente, se siamo qui a parlarne è perché come al solito i suddetti problemi non sono mai stati risolti concretamente; è proprio su questo punto che dobbiamo intervenire.

Non bastano le belle parole a ridurci al silenzio, vogliamo i fatti, solidi e concreti come devono essere le mura delle nostre scuole“.

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