23 Novembre 2024 15:32

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23 Novembre 2024 15:32

UNA STARTUP PER AIUTARE LE IMPRESE COLPITE DALL’ALLUVIONE. SUMMIT A IMPERIA CON L’ASSESSORE REGIONALE RIXI: “SCRIVERÒ AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PER…”/FOTO E VIDEO

In breve: Si è svolta oggi, martedì 17 gennaio, alla Camera di commercio Riviere di Liguria, l'incontro tra l’Assessore regionale allo Sviluppo economico, Edoardo Rixi, e i Comuni, le Associazioni di Categoria e le imprese del territorio imperiese

rixi_monesi

Si è svolto oggi, martedì 17 gennaio, alla Camera di commercio Riviere di Liguria, l’incontro tra l’Assessore regionale allo Sviluppo economico, Edoardo Rixi, e i Comuni, le Associazioni di Categoria e le imprese del territorio imperiese colpite dagli eventi alluvionali del novembre 2016. Grande ottimismo da parte di Rixi, che propone la creazione di una startup a favore delle imprese colpite dalla recente alluvione, per portare alla ripresa del territorio.

Presenti alla riunione anche il Presidente della Camera di commercio, Luciano Pasquale, e il Vice presidente vicario, Enrico Lupi. 

ENRICO LUPI

L’obiettivo di questo incontro con l’assessore Rixi, che ringrazio per la sua sensibilità e tempestività, è di creare una startup a favore delle imprese dei territori colpiti perchè il problema non consiste solo nel mettere nuovamente a sistema il risanamento del sistema viario che è crollato, ma il fatto che sia crollato significa che le imprese non sono raggiungibili.

Dobbiamo superare nell’immaginario collettivo che è una zona da non frequentare. Siamo alla vigilia della stagione estiva, andiamo verso la primavera, estate e dobbiamo dare slancio a queste imprese, creare una startup. Situazione dalle quali si possa ripartire e attrarre nuovamente su questo territorio i turisti a e tutti colo che hanno interesse a frequentare questo bellissimo territorio”.

LUCIANO PASQUALE

“Stiamo parlando di 170 imprese tra Savona e Imperia insieme, per 10 milioni di danni. Abbiamo richiesto l’intervento della Regione, da cui abbiamo avuto grande disponibilità. I danni sono danni che riguardano il territorio e quindi indirettamente anche le imprese.

Le infrastrutture che servono a rendere accessibile un’azienda vanno ripristinate, ma è il cuore dell’attività dell’azienda che ha bisogno di essere in qualche modo aiutato. Stiamo parlando di aziende spesso molto piccole e che da situazioni come queste in periodi di inattività conseguente all’evento, sia dal danno sostanziale ricevuto che con un piccolo aiuto c’è la possibilità di ripartire con ancora più forza di prima, perchè ha anche il rischio che qualcuno lo perdiamo”.

EDOARDO RIXI

“Siamo qua per questo, siamo qua per dare delle risposte concrete alle imprese e in particolare per quello che è successo sulle valli dell’entroterra imperiese.

Monesi, la stazione sciistica è non solo chiusa, ma rischia di non ripartire se non ci sono interventi. C’è un problema di opere pubbliche e c’è un problema di soldi nei confronti delle imprese che hanno subito danni.

Oggi scriverò anche al presidente del consiglio per riuscire ad anticipare i soldi da parte del governo, ma nel frattempo la Regione questa primavera può iniziare ad intervenire con una serie di misure che stiamo discutendo, come questa nell’entroterra di Savona, oggi qua a Imperia dove purtroppo c’è una situazione critica per quanto riguarda gli incendi, devo dire che stiamo monitorando anche la provincia di Imperia per il forte vento e danno pericolo rosso incendio.

L’europa usa i nostri soldi però poi ci vieta di utilizzarli per queste robe qua. Le risorse devono essere risorse regionali dirette. I fondi europei per queste cose non si possono usare.

Ci saranno dei bandi e verranno finanziati, stiamo discutendo con il governo. Oggi abbiamo stimato 12 milioni di danni, non bastano chiaramente per le imprese e quindi verranno raddoppiate e da una parte riusciremo a dare qualcosa ad un fondo perduto e un’altra parte sarà un fondo. Noi oggi abbiamo le risorse regionali. Dobbiamo trovare altre risorse e dovremo riuscire a fare tutto prima dell’estate e anticipare anche i soldi del governo, anche se il governo fosse meno spilorcio e ci desse una mano”.


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