Alessio Cavarra, candidato alla segreteria regionale del Partito Democratico, ha incontrato questo pomeriggio nella sede provinciale del Partito Democratico alcuni esponenti del terzo settore (cooperative sociali, associazioni di promozione sociale, associazioni di volontariato,organizzazioni non governative, ONLUS, ecc.). Presenti in sala, oltre ai simpatizzanti e addetti del settore anche il consigliere regionale Giancarlo Manti e il capogruppo del PD in Provincia Riccardo Giordano.
“Siamo in piena campagna congressuale – ha detto Cavarra – , i miei competitor, in modo particola re Lunardon dice che il congresso è finito ma il congresso il prosegue perché se no non ci sarebbero le primarie per il segretario regionale. Io ho sempre sostenuto dall’inizio, dal 2010, Matteo Renzi, anche quando chi sosteneva Matteo Renzi veniva visto matto.
Per me è iniziata una campagna di ascolto. In 20 giorni abbiamo incontrato tantissime persone, un progetto vero che parte dal basso e che rappresenta il modo in cui vogliamo che il partito democratico sia presente sul territorio. Giovedì o venerdì sarà presente Debora Serracchiani (presidente del Friuli Venezia Giulia, ndr) verrà alla chiusura della campagna.
Il mio concetto di partito è un partito dei territori, che dialoghi con gli amministratori con i circoli. In questi anni c’è stato uno scollamento con quelle che io chiamo le “sentinelle” del partito, gli amministratori, i dirigenti locali, chi è nel territorio. Sino ad oggi c’è stato un gruppo dirigente che si chiude nelle stanze a leggere i giornali e poi fa la politica in base ai giornali. Il nostro statuto prevede il coinvolgimento degli iscritti e dei simpatizzanti sui temi importanti, ciò però mai accaduto. Gli iscritti sono stati trattati solo come portatori d’acqua, chiamati solo per votare, ma devono essere portatori di idee. Il fatto che mi sostengono più di sindaci deve essere vista come una cosa positiva ma viene vista dai miei competitor come una cosa negativa”.