Un cammino di 660 chilometri per sensibilizzare le istituzioni al grave problema della disoccupazione. È il progetto di Graziano Marcelli, 51enne della provincia di Roma, che ieri, 22 gennaio, è partito da Ventimiglia a piedi, dirigendosi verso la capitale. La sua è impresa finalizzata a portare all’attenzione del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il dramma di chi, come lui, superati i 50 anni, non ha nè un lavoro nè un sussidio.
A sostegno della sua marcia di sensibilizzazione, Graziano ha lanciato una petizione online, intitolata “Sensibilizzazione al sussidio ai disoccupati e inoccupati”, e, una volta arrivato a Roma, presenterà proprio a Mattarella tutte le firme che raccoglierà durante il tragitto.
Dopo Sanremo, la seconda tappa del suo viaggio è stata la nostra città e, per questo motivo, ImperiaPost ha incontrato Graziano per sapere di più sulla sua avventura.
PERCHÉ HAI DECISO DI INTRAPRENDERE QUESTO VIAGGIO?
“Non posso più sentire notizie di persone esasperate che si tolgono la vita per colpa della crisi. Bisogna agire. Io ho perso il lavoro nel 2007 e da quel giorno non ho più trovato nulla che mi garantisse una stabilità e autonomia. Come sopravvivo? Grazie all’aiuto di mia madre e ai lavoretti che riesco a trovare. Ho fatto di tutto, dallo spazzino al benzinaio, dal distribuire volantini a fare le pulizie. Ho lavorato anche come attore a livello nazionale, nella compagnia teatrale di Proietti.
Più vado avanti con gli anni, più è difficile trovare lavoro, e voglio andare fino in fondo alla questione portando a Roma i problemi di tutti coloro che vivono la mia stessa situazione, che sono tanti. Amo la vita e mi basta poco per essere felice. Non voglio essere ricco, mi basterebbe un lavoro modesto, poichè alla sera, in ogni caso, mi potrei dedicare alle mie poesie e alle cose che amo”.
COME MAI HAI SCELTO PROPRIO VENTIMIGLIA PER DARE AVVIO AL TUO CAMMINO?
“L’ho scelta come simbolo, poichè è da Ventimiglia che parte la prima strada statale italiana. Per questo motivo, ho voluto iniziare da lì, perchè, anche se cammino da solo, è come se marciassi con tutti gli italiani, in particolare con i 3 milioni di disoccupati come me”.
COME TI SEI ORGANIZZATO?
“Parenti e amici mi hanno dato una mano e in aggiunta si è unita alla mia causa l’associazione Atdal (Associazione Nazionale per la Tutela dei Diritti dei Lavoratori Over 40), che ha deciso di supportarmi. Ho organizzato il mio viaggio in 30 tappe da 25 km l’una, in modo tale da arrivare a Roma il 20 febbraio. A mano a mano che mi sposto, troverò dove stare, magari anche con l’aiuto di qualcuno disposto ad ospitarmi”.
QUAL È IL TUO OBIETTIVO?
“Quando arriverò a Roma, mi presenterò al Quirinale e chiederò di essere ricevuto dal Presidente Mattarella in persona, per consegnargli le firme alla mia petizione che raccoglierò nel tragitto. Sulla pagina online sono già arrivato a 747 firme, ma il mio auspicio è di collezionarne molte di più. Mattarella non riceverà me, ma i 3 milioni di disoccupati italiani che voglio rappresentare in questa mia marcia. Nella mia petizione online chiedo tre proposte lavorative di stato, affiancate da un sussidio, che diminuisca proporzionalmente del 33% ogni risposta negativa del disoccupato alle proposte offerte dallo stato e che decada definitivamente alla terza risposta negativa”
IN POCHI GIORNI, IMPERIAPOST HA PUBBLICATO ALCUNE STORIE DI PERSONE DISOCCUPATE DA MOLTO TEMPO. IN SEGUITO, GRAZIE ALL’ATTENZIONE MEDIATICA, SONO ARRIVATI AIUTI E ANCHE LAVORI. COSA NE PENSI?
“È meraviglioso e lodevole aiutarsi a vicenda, non potrei essere più felice di così per queste persone. Penso anche, però, che sia arrivata l’ora di risolvere il problema alla radice. Non è possibile che, per trovar lavoro, ci si debba rivolgere a un giornale o ricorrere ad azioni disperate. Lo Stato deve agire al fine di provvedere direttamente a garantire a tutti un lavoro o un sussidio mentre lo si cerca, di regola. Non si tratta solo di lavoro, si tratta di sentimenti, salute, dignità. Se le istituzioni non si sbrigano a trovare soluzioni lungimiranti qui rischiamo di finire in una situazione drammatica.
Quando si arriva a una condizione di disperazione totale o si va a rubare o ci si impicca. Io sono una persona onesta e amo la vita, perciò opto per una terza opzione: lottare. Per questo motivo, con la mia iniziativa, non cerco un lavoro per me. Ben venga, ovviamente, se grazie a tutto questo lo troverò, ma, in primis, il mio obiettivo è ottenere delle soluzioni a lungo termine”.
Sicuramente Mattarella non riceverà solo me, ma con me ci saranno i 3 milioni di disoccupati che, come dice la giornalista Pavoni, porto dentro lo zaino. Non riceverebbe Graziano Marcelli, ma riceverebbe il mondo dei disoccupati” .
ECCO IL TESTO DELLA PETIZIONE (clicca qui per accedere al sito):
“Al Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella. Noi sottoscritti cittadine e cittadini Italiani, premesso che senza lavoro si limita di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impedendo il pieno sviluppo della persona umana, chiediamo:
– Tre (3) proposte lavorative di Stato, in base alle capacità fisiche del disoccupato.
– Un sussidio mensile di Stato, che proporzionalmente diminuisca del 33%, in base alle risposte negative del disoccupato alle proposte lavorative offerte.
– Sussidio che decada definitivamente alla terza risposta negativa, del disoccupato, alle proposte offerte dallo Stato”.
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