4 Novembre 2024 23:35

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4 Novembre 2024 23:35

IMPERIA. CASAPOUND PRESENTA UN LIBRO NEL GIORNO DELLA MEMORIA. LA RABBIA DI UNA LETTRICE:”UNA PROVOCAZIONE. IL COMUNE NON DOVEVA CONCEDERE I LOCALI DELLA BIBLIOTECA PERCHÉ…”

In breve: seguito della notizia che venerdì 27 gennaio verrà svolta la presentazione del libro di Dominique Venner ‘Un Samurai d’Occidente – il breviario dei Ribelli’, da parte del collettivo di estrema destra Casapound, presso la Biblioteca Lagorio di Imperia, non sono state poche le polemiche per la scelta della data.

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A seguito della notizia che venerdì 27 gennaio verrà svolta la presentazione del libro di Dominique Venner ‘Un Samurai d’Occidente – il breviario dei Ribelli’, da parte del collettivo di estrema destra Casapound, presso la Biblioteca Lagorio di Imperia, non sono state poche le polemiche per la scelta della data. Il 27 gennaio, infatti, cade la Giornata della Memoria della Shoah, lo sterminio del popolo ebraico avvenuto durante la Seconda Guerra Mondiale.

Per manifestare il proprio dissenso, una lettrice di Imperia ha deciso di scrivere una lettera a ImperiaPost.

“Il 27 Gennaio è il Giorno della Memoria – afferma la lettrice – Viene ricordata la Shoah, lo sterminio del popolo ebraico ( insieme a zingari, omosessuali, disabili…) durante la Seconda Guerra Mondiale. Ricordiamo non solo il numero di morti, ma le modalità e le ragioni per le quali sono stati uccisi , che costituiscono un unicum nella storia dell’umanità; l’Olocausto non è uno dei tanti stermini che la Storia ha registrato, ma un evento drammatico che non ha paragoni e che ha segnato indelebilmente la civiltà contemporanea. Di qui la necessità di non dimenticare.

Tale evento è stato reso possibile, fra le altre cose, dal diffondersi in Europa di valori nazionalisti esasperati, durante un periodo di grossa crisi economica, politica e sociale, dall’emergere dell’insofferenza nei confronti dell’altro e del diverso e da una quasi totale indifferenza ( o connivenza) della società civile nei confronti di atteggiamenti antisemiti e di violazione della dignità e dei diritti umani.

Di qui la necessità di rinnovare le riflessioni intorno alla Giornata della Memoria, perché le tematiche che affronta sono più che mai attuali; se c’è una cosa che questa commemorazione vuole insegnarci, è proprio che è doveroso riflettere su quanto avviene oggi sulla base delle conoscenze di quanto avvenuto nel secolo scorso, così da riuscire a cogliere subito il riemergere di pensieri e comportamenti pericolosi in questo senso.

Per questo, il Giorno della Memoria parla al presente e dovrebbe essere ( anche nell’ottica dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, che lo ha indetto dal 2005) molto più di una ricorrenza, ma anche la riaffermazione di quei valori di accoglienza, uguaglianza e dignità che sono l’unica garanzia per un futuro di pace e progresso.

Certo , questa non è la sede appropriata per approfondire tali riflessioni che, del resto, sono alla portata di tutti, fatta eccezione, evidentemente, per coloro i quali , nella nostra città, hanno concesso proprio per questo venerdì 27 Gennaio, la sala della Biblioteca Civica a Casa Pound, per la presentazione del libro “ Un Samurai D’Occidente” di Dominique Venner.

A costoro è probabilmente del tutto sconosciuto Venner ( esponente dell’estrema destra francese, suicidatosi nel 2013) e sono ignoti i (dis)valori di cui si fa portatore. Non ci teniamo granchè a diffonderli o ribadirli, ma perché sia possibile una valutazione rapida della questione , basti sapere che egli definiva l’immigrazione il “ crimine che mira alla sostituzione dei nostri popoli”, era apertamente omofobo e ha militato nell’organizzazione terroristica di estrema destra Organisation de l’Armée Secrète (OAS) , un gruppo che aveva come obiettivo quello di sovvertire le istituzioni repubblicane, instaurare in Francia un regime “forte” e riprendersi l’Algeria. Nel corso della sua vita ha sposato la causa del “regionalismo etnico” appellandosi alle “leggi del sangue e del suolo” ed ad altre amenità di questo genere.

Ora, a nostro parere, non conoscere Venner come pensatore non è così grave; ciò che invece è molto grave è il fatto che nessuno fra coloro che hanno concesso i locali della Biblioteca Civica per questa – evidente- provocazione, si sia sentito in dovere di documentarsi prima di dare carta bianca a Casa Pound proprio nel Giorno della Memoria.

Ad errori di questo genere bisognerebbe rimediare. Immediatamente”.

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