Un presidio “Antifascista” è stato organizzato per la serata di mercoledì 1 febbraio alle ore 20.30 in piazza Da Amicis a Imperia in occasione della presentazione del libro di Dominique Venner ‘Un Samurai d’Occidente – il breviario dei Ribelli’ organizzata da Casapound. L’evento era in programma lo scorso 27 gennaio, il giorno della Memoria, ma a seguito delle numerose polemiche è stato posticipato di alcuni giorni.
Il presidio è stato indetto da alcune organizzazioni e cittadini definitisi “Cittadini Antifascisti”.
L’evento su Facebook: https://www.facebook.com/events/1833968870195285/
ECCO IL TESTO:
Chiamiamo le cose con il loro nome. Ecco, quindi: Casapound è un’associazione neofascista.
Che sia reso manifesto sul suo statuto o meno, è innegabile che i valori di cui Casapound si fa portatrice siano tutt’altra cosa rispetto ai principi democratici alla base della nostra Costituzione e che strizzino l’occhio, invece, a quelli del ventennio.
Lo dimostra il fatto che la presunta iniziativa culturale di cui si fanno promotori consista nella presentazione di un libro che contiene e diffonde ideologie di questo tipo: fra le sue pagine si invita a “riscoprire i luoghi altamente simbolici della nostra civiltà celtica, slava e germanica, irrigata dal flusso della tradizione greca e romana”. L’autore sostiene che “il vero dramma della Francia e dell’Europa è l’immigrazione e l’Islamizzazione, non dimenticando gli omosessuali” e difende l’identità di tutti i popoli “a casa loro”, ma fa parte dell’OAS francese che interviene in Algeria massacrando gli algerini che insorgono per liberarsi dal dominio colonialista della Francia. Dominique Venner, morto suicida nel 2013, ha voluto che anche la fine della sua vita fosse interpretata alla luce del “mito della bella morte”, che propone una logica del sacrificio per la difesa dell’Identità europea, ovviamente bianca e cristiana.
I seguaci di Casapound, “i fascisti del terzo Millennio” come loro stessi amano definirsi, sono i figli e i nipotini di quelle organizzazione estremiste di destra responsabili delle stragi negli Anni di piombo, e che oggi hanno trovato il modo di nascondersi dietro una facciata pseudoculturale, dove tutto viene mescolato: razzismo, cristianesimo, croci celtiche, supremazia spirituale dell’occidente, difesa della famiglia, omofobia, mito della bella morte. Come sempre, questo tipo di anti-valori approfitta, per diffondersi e dilagare, delle paure, dell’egoismo, del vittimismo, dell’ignoranza e della crisi economica; caratteristiche, queste, che certo non mancano nella contemporaneità.
E’ quindi in primo luogo come cittadini consapevoli che ci sentiamo in dovere di manifestare il nostro dissenso di fronte alla decisione del Comune di Imperia di concedere i locali della Biblioteca Civica ad un’associazione del genere, dal momento che siamo convinti che la società civile e le istituzioni abbiano l’obbligo di vigilare sui tentativi di riportare nel panorama politico e sociale interlocutori le cui argomentazioni mirano alla diffusione di idee razziste, xenofobe e revisioniste.
“ Dovremmo quindi proclamare, in nome della tolleranza, il diritto di non tollerare gli intolleranti. Dovremmo insomma proclamare che ogni movimento che predica l’intolleranza si pone fuori legge e dovremmo considerare come crimini l’incitamento all’intolleranza e alla persecuzione, allo stesso modo che consideriamo un crimine l’incitamento all’assassinio, al ratto o al ripristino del commercio degli schiavi” ( Karl Popper, Filosofo liberale )
Cittadini antifascisti