“A proposito dell’apertura di ieri dell’area moderna del Museo Navale vorrei aggiungere alcune considerazioni” – così Flavio Serafini, direttore del Museo Navale in merito all’inaugurazione avvenuta ieri mattina, lunedì 30 gennaio.
“Pur tenendo conto della partecipazione massiccia dei presenti – prosegue Serafini – sono piovute molte proteste da parte della gente comune che non ha ricevuto inviti. Ho scusato l’Amministrazione che, data la ristrettezza dei tempi, non ha potuto inviarli per posta, ma solo via mail o comunicati sui media. Certamente sono mancate le presenze ufficiali di Enti che sono stati coinvolti negli anni negli allestimenti e nella donazione di reperti, quali ad esempio, La Direzione Marittima delle Capitanerie di Porto di Genova, l’Istituto Idrografico, le Università, la Marina Militare ed in particolare, la Direzione Regionale della Sovrintendenza della Liguria, grande assente, forse con qualche scheletro nell’armadio per i gravi ritardi delle sue variate progettualità. Ora guardiamo avanti.
I due minuti di ringraziamento concessimi non sono stati sufficienti ed ancora una volta, ringrazio quanti sono strati preziosi ed insostituibili collaboratori nel frenetico, faticoso trasloco “fai da te” realizzato in condizioni veramente estreme.
I nomi delle persone coinvolte sono tanti: Zacariadakis, Boetti,Ricci,Piccolo,Parisi, Sina, Vassallo, Mendolia, Zini, Cecchinel, Lagorio, Paglieri, Arbustini, Benedetto,Bozzini, Sicardi, Barnato, Sardi, Lotti, Parodi, Trigona, Podestà (l’Assessore alla Cultura!) che si è unito ai “camalli” ed ha messo a disposizione la sua autovettura.
Ringrazio soprattutto Paolo Chiappori, ormai insostituibile collaboratore, non solo come “amico del Museo”, ma anche come efficiente rappresentante dell’Amministrazione. Ricordo con affetto lo scomparso Piero Arbustini e quanti sono mancati in questi anni senza avere avuto la gioia di vivere in questa giornata storica.
Ed infine, i radio amatori, a cominciare da Dante Sardi che ha dato l’anima per la realizzazione della stazione radio già attiva. Il Sindaco nel suo discorso ha omesso il particolare più importante: la continuazione degli allestimenti per l’area di ponente, il vero Museo con il 90% dei reperti tuttora nella vecchia sede, che rappresentano la grande storia e le tradizioni marittime della Città e del Ponente ligure.
Pertanto è urgente l’attivazione di tutti i servizi collaterali di sostegno ad un moderno Museo: bar, bookshop, auditorium, sala mostre, ecc. Solo allora si potrà parlare di “inaugurazione”.
Infine, la denominazione di “Museo Navale Internazionale” è una esclusiva mondiale di cui la Città deve vantarsi ed andare fiera, da non confondersi con le varie e piuttoresche denominazioni usate dai media ( Museo del Mare, Museo delle vele, ecc.) Grazie ancora a tutti”.