Il Comune di Imperia ha deciso di rinunciare alla costituzione di parte civile nel procedimento penale che vede sul banco degli imputati tre imperiesi accusati di truffa e falsità ideologica in certificati.
La decisione è stata ratificata con una recente delibera di giunta, avendo accolto il Comune la proposta del legale di controparte, l’avvocato Carlo Fossati, di procedere a un versamento a favore del Comune pari a 72.172 euro, la somma quantificata come risarcimento per aver indotto in errore il servizio Urbanistica riguardo alla corretta quantificazione degli oneri di urbanizzazione da incassare, creando un danno per l’Amministrazione Comunale.
Il processo, lo ricordiamo, vede imputati tre imperiesi: Natale Rainisio (difeso dall’avvocato Maria Grazia Acquarone) Alessandro Sanzo ed Emanuela Siffredi (difesi dagli avvocati Paolo Lavagnino e Gian Luca Menti) accusati di truffa e falsità ideologica in certificati commessa da persone esercenti un servizio di pubblica necessità nell’ambito di alcuni interventi in un condominio nel centro di Oneglia.
Nel dettaglio, secondo l’accusa i tre impitati “rappresentato falsamente le opere come ancora da realizzarsi quando invece erano già intervenute, compiendo atti idonei diretti in modo non equivoco ad indurre in errore l’Ufficio tecnico settore urbanistica del Comune di Imperia in ordine alla corretta quantificazione degli oneri economici da incassare con conseguente danno ingiusto per l’amministrazione, che avrebbe percepito i soli oneri concessori commisurati alle opere apparentemente da realizzare e non l’ingente sanzione, pari a complessivi euro 106.304,15, derivante dall’eventuale accertamento in conformità delle stesse“.