Il progetto “EnjoyImperia” nasce dalla collaborazione tra la classe 5°A dell’Istituto Tecnico Turistico “Hanbury” e Imperiapost per valorizzare i tesori della città di Imperia e per farla conoscere virtualmente a chi vuole viverla durante un periodo di vacanza, ma ancor di più per sensibilizzare chi la vive ogni giorno.
Cercheremo nel nostro piccolo di promuovere lo sviluppo turistico grazie alla valorizzazione del territorio e dei suoi beni enogastronomici, culturali, ambientali e attrazioni sportive, tutto attraverso la creazione di un profilo Instagram, che prende il nome di “EnjoyImperia”, dove posteremo alcune foto significative dei luoghi più importanti della nostra città. Chiunque avrà la possibilità di essere reindirizzato alla rubrica del giornale Imperiapost nel quale troverà una spiegazione del luogo scelto!
Perché proprio Instagram? Perché con esso possiamo condividere con le persone di tutto il mondo esperienze e momenti della vita quotidiana. Abbiamo così approfittato di questo mezzo per far conoscere la nostra città. Utilizzeremo gli hashtag per mettere in mostra la pagina e farla crescere giorno dopo giorno, cercando di portarla avanti al meglio e sperando che possa servire realmente a far conoscere la piccola realtà nella quale viviamo.
Abbiamo scelto “EnjoyImperia” come titolo del progetto perchè ci auguriamo che tutti possano vivere la nostra città proprio come noi, apprezzandola fino in fondo in ogni sua parte.
IL PARASIO
“Le ragazze dell’Istituto Tecnico Turistico Hanbury alla scoperta di Imperia”
Partiamo da qui… dalla nostra città
Il Parasio, antico borgo medievale, occupa quasi interamente il promontorio di Porto Maurizio e, per la sua posizione strategica, si può ammirare dai quattro punti cardinali.
Il nostro reportage fotografico ha inizio da Piazza del Duomo dove è possibile visitare, il Museo del presepe e il Duomo di San Maurizio, edificato in stile Neoclassico e progettato dall’architetto Gaetano Cantoni nel XVIII secolo.
In una serie di scatti, abbiamo immortalato alcuni dei principali palazzi nobiliari, la casa natale e la chiesa di San Leonardo (Paolo Girolamo Casanova):
Lungo le vie, le scalinate e le piazzette decorate con antichi selciati di ciottoli di mare, ci siamo imbattute nella “Casa delle Scuole”, nella “Casa Società Operaia” e in Piazza Chiesa Vecchia, che accoglie i resti dell’antico Duomo di Porto Maurizio.
All’interno del borgo medievale ricco di saliscendi, colori, forme e stili architettonici diversi è stato come orientarsi in un’opera d’arte; la varietà dei colori accentuata dai riflessi di luce ci ha avvolto in un’atmosfera suggestiva e armoniosa ma ciò che ci ha sorpreso di più è stata la vista inaspettata del mare, incorniciato tra le volte di alcuni vicoli.
Guardando verso il cielo, ci siamo accorte del particolare gioco tra luce ed ombra creato dagli archi di collegamento tra le abitazioni, con funzione sia strutturale che di passaggio.
Arrivate all’imponente porticato delle Logge di Santa Chiara, progettate nel 1713, ci siamo riposate, trovando conforto nella calma del luogo, scattato alcune fotografie della vista e dell’illusione prospettica data dal loggiato.
E’ proprio qui che ogni anno, d’estate, si svolgono i “Concerti delle Logge” dove si esibiscono numerosi musicisti (durante i quali noi ragazze abbiamo fatto accoglienza ai turisti e ai locali). Nei pressi si trova l’antico convento di Santa Chiara nel quale alloggiano tuttora le suore di clausura. Qui vicino si può ammirare l’oratorio dei disciplinanti di San Pietro, il più antico edificio religioso della città, innalzato sui resti della vecchia cinta muraria del borgo medievale.
Il Parasio è stato testimone, nel 2015, di “Invasioni Digitali”e per gli amanti della bike, è possibile partecipare alla manifestazione “Fox Urban Downalley”, che si svolge annualmente e prevede un percorso lungo 781 metri, con un dislivello di circa 100 metri.
Per ammirare da vicino tutte le bellezze del Parasio, ci si può avvalere di una guida realizzata alcuni anni fa dal”Circolo Parasio”, sponsorizzata dal rinomato oleificio “Fratelli Carli”: “ Il Gira Parasio”.
Pur conoscendo il Parasio è stato bello “perdersi” tra le viuzze e i suoi luoghi nascosti e poterne riconoscere la bellezza intramontabile.