2 Novembre 2024 13:23

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2 Novembre 2024 13:23

IMPERIA. UN PROGETTO PER AIUTARE I GIOVANI A SCUOLA. LA COOPERATIVA HESPEROS E IL COMUNE PARTECIPANO AL BANDO “ADOLESCENZA”/ECCO DI COSA SI TRATTA

In breve: La Cooperativa Sociale Hesperos che ha deciso di presentare un progetto per partecipare al Bando "Adolescenza" promosso da "Con i Bambini"

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Un progetto per la di aiutare i giovani a tradurre le loro idee e le loro richieste in strumenti operativi e favorirli nel loro sviluppo educativo. È questo l’obiettivo della Cooperativa Sociale Hesperos che ha deciso di presentare un progetto per partecipare al Bando “Adolescenza” promosso da “Con i Bambini”, società senza scopo di lucro che ha per oggetto l’attuazione dei programmi del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.

Il Comune ha quindi deciso di appoggiare l’attività aderendo come patner e l’Assessorato alle Politiche Giovanili in sinergia con l’Assessorato ai Servizi ed alle Attività Educative hanno manifestato la propria disponibilità a prestare ulteriore collaborazione garantendo il monitoraggio sull’adeguatezza, efficacia ed efficienza delle azioni di contrasto messe via via in campo dalla comunità educante coinvolta nel progetto. Gli altri partner individuati per la co-progettazione: ARCI Campo delle Fragole, CTS Provinciale di Imperia e Ufficio Scolastico Regionale/Provinciale – per le province di Imperia e Savona, Associazione Genitori @ttivi, SEI – CPT Scuola Edile di Imperia, Cooperativa GPS Giovani per la Scuola, Ordine degli Architetti della Provincia di Imperia.

Gli obiettivi del progetto sono i seguenti:
percorsi integrativi a sostegno della scuola (nei locali scolastici) per la prevenzione dei fenomeni di dispersione con azioni mirate al prolungamento dell’orario scolastico e con offerta formativa extracurricolare;
– coinvolgimento dei giovani e dei loro nuclei famigliari in esperienze di cittadinanza attiva, integrazione, crescita civile e, più in generale, di sviluppo della cd. “comunità educante”;
– l’apertura di uno spazio aggregativo giovanile che possa costituire il luogo di incontri fra gruppi informali di giovani, l’associazionismo e la rete delle imprese sociali del territorio;
– l’inclusione dei giovani in carico ai servizi sociali professionali del territorio nelle azioni progettuali;
– il monitoraggio e la valutazione dell’impatto delle azioni progettuali sul contesto territoriale per la fascia di riferimento.

ECCO IL PROGETTO:

FASE 1 costruzione della “comunità educante” nella scuola.
– Azioni mirate al prolungamento dell’orario scolastico con offerta formativa extracurricolare, articolate su due binari principali: Quello delle abilità/conoscenze e quello delle emozioni/competenze:
– doposcuola, recupero scolastico, classi di studio e forme di peer education mediante l’utilizzo di un sistema premiante (crediti formativi) e una gestione di banca del tempo: io ricevo ripetizioni e offro il mio tempo da dedicare ad altri (per sostegno verso gli alunni più giovani o per altro tipo di servizi all’interno della scuola);
– doposcuola specifico per il sostegno e il potenziamento relativo alle necessità educative dei minori con BES e DSA. Parallelamente, gestione di azioni di formazione, sensibilizzazione e mediazione con il corpo insegnanti;
– corsi formativi extracurricolari: corsi di teatro, fotografia, attività di cineforum sulla base delle richieste dei ragazzi, coinvolgendoli nelle varie fasi di progettazione ed attivazione delle azioni;
– azioni a sostegno dell’integrazione dei minori stranieri che necessitano di potenziare L2 e di essere coinvolti maggiormente nelle relazioni sociali dei compagni italiani. Organizzazione di attività sociali multiculturali;
– azioni a sostegno dell’inclusione dei minori con disabilità, abbattimento di barriere architettoniche e culturali per favorire la socialità e la partecipazione alle azioni progettuali;
– azioni a favore dell’educazione all’affettività, alla relazione e alla sessualità;
– azioni a favore dell’educazione alla nutrizione;
– azioni di prevenzione rispetto alle vecchie e nuove dipendenze;
– creazione di uno sportello di ascolto interno alla scuola che possa recepire i disagi emergenti ed attivare la rete per interventi mirati e circoscritti, per evitare che le azioni vengano presentate in un calendario definito ex ante senza una relazione diretta con i reali problemi del contesto sociale e scolastico;
– mediazione familiare, facilitando momenti di incontro più significativi tra insegnanti e genitori, ma anche tra figli e genitori tramite l’organizzazione di seminari ed iniziative culturali;
– azioni per favorire l’impiego dei ragazzi in alternanza scuola-lavoro in attività che possano integrarli nella comunità educante, con ricadute sensibili e persistenti nel tempo.

FASE 2 individuazione progettazione e creazione di uno spazio aggregativo: TERRA!
Fin dalle prime fasi degli interventi a scuola, i coordinatori devono conservare l’obiettivo di coinvolgere i giovani in quella che è la definizione e progettazione (secondo il modello sopra esposto di “comunità educante”) di uno spazio fisico dove incontrarsi al di fuori della scuola per dare seguito alle attività di sviluppo del contesto sociale.
Luogo di incontro e confronto tra gruppi di giovani, associazioni, realtà del terzo settore ed istituzioni per coordinare le azioni verso una crescita comune, la costruzione di idee e di identità che possono essere messe a confronto con la comunità.
Un luogo che estende la portata delle azioni progettuali anche a coloro che sono usciti dal percorso scolastico ma che rappresentano risorse preziose e irrinunciabili del contesto sociale.
Lo spazio aggregativo deve essere uno spazio neutro ed aperto, in grado accogliere e tradurre concretamente le proposte, le richieste dei giovani coinvolgendoli in tutte le fasi.
Deve essere un luogo di incontro anche aperto alle famiglie, per avvicinarle (o riavvicinarle) ai figli adolescenti in un momento molto delicato che spesso si traduce in una distanza fisica e relazionale.
All’interno dello spazio aggregativo devono essere previste postazioni di co-working che possano essere utilizzate per facilitare l’incubazione di idee di sviluppo professionale.
Altro punto focale dello spazio TERRA deve essere quello della COMUNICAZIONE: nel mondo dei social è sempre più importante COSTRUIRE E COMUNICARE l’identità di un gruppo e di un percorso di crescita.
Per questo si vuole dare risalto ad una postazione che possa essere utilizzata per realizzare prodotti multimediali (web radio, video ed altro) da condividere con la cittadinanza mediante la rete per estendere la portata dello sviluppo della comunità.
La rete è già al lavoro per individuare diversi spazi che potranno essere interessati dalla seconda fase della progettazione.

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